Recensioni | Pubblicato il 15 novembre 2013

OvO
Abisso
Genere: Avant-Noise, Doom
Anno: 2013
Casa Discografica: Supernatural Cat Records
Servizio di: Nicola Orlandino
Sarebbe semplificativo ridurre agli aspetti evocativi il nuovo album degli OvO. Abisso è un titolo tanto efficace quanto azzeccato: Bruno Dorella e Stefania Pedretti questa volta traggono ispirazione da “Alchimia & Mistica” di Alexander Roob, da due classici della letteratura mondiale ovvero l’Eneide e le poesie di E. A. Poe; infine anche dai rituali voodoo di un’Africa arcaica e a tratti demoniaca. A coadiuvare l’opera ci sono ospiti e collaboratori degni di nota: Rico Gamondi, Alan Dubin dei Khanate, Carla Bozulich e gli Evangelista (nell’atmosferica “Fly Little Demon“), Giulia Ragno Favero (registrazione e missaggio) e Giovanni Versari (masterizzazione).
L’abilità del duo è quella di non soffermarsi sul semplice richiamo di quelle atmosfere: viene fatta una maestosa opera di costruzione del tema e di ricostruzione e rimodellamento stilistico. Infatti con un’essenzialità di mezzi a disposizione, scavano in profondità, raschiano, destrutturano e riforgiano il suono e creano il personale abisso cucito sulla propria personalità. Ma gli OvO sono anime in movimento e disegnano nuove linee stilistiche portate dall’aggiunta di drum machine e sintentizzatori.
“Harmonia Microcosmica” ci introduce gradualmente al loro personale paesaggio infernale: il minimalismo iniziale lascia spazio successivamente al suono abrasivo ma diligentemente controllato e sistematico (quest’ultimo aspetto è totale nella title-track “Abisso”). “Tokoloshi” e “Fame“ sono una sorta di marchio di fabbrica: la filosofia del rumore rivoluzionata e presentata in modo non convenzionale e irregolare. Il controllo attraverso la contaminazione è l’aspetto che emerge in più tracce: si pensi alla ruvidità di “Aeneis” e alla discontinuità di “Harmonia Macrocosmica”, fra i brani migliori del disco, caratterizzata da richiami tribali e violente scariche sonore.
Non manca nemmeno la componente più dura del loro suono: “I Cannibali” porta con se le pennellate pesanti ma senza rinunciare alla precisione e la metodica; il tutto è riscontrabile anche nell’irruenza demoniaca di “Pandemonio“. Questo è anche più evidente nelle note soffocate di “ A Dream Within a Dream“, nella quale con maestria si valorizza l’interpretazione di Alan Dubin, liberando il suono poco alla volta.
Abisso è un altro tassello importante della loro carriera; un segno della continua ricerca portata avanti da quasi quindici anni e la contemporanea robustezza che assume la loro personalità, delineata e non statica, che assume un peso specifico notevole all’interno della scena contemporanea sia a livello macro che in relazione agli stili di riferimento.
Voto: 7,5/10
Tracklist:
- 1 · Harmonia Microcosmica
- 2 · Tokoloshi
- 3 · I Cannibali
- 4 · A Dream Within A Dream
- 5 · Aeneis
- 6 · Harmonia Macrocosmica
- 7 · Abisso
- 8 · Pandemonio
- 9 · Ab Uno
- 10 · Fly Little Demon
- 11 · Fame