Recensioni | Pubblicato il 4 aprile 2015

Roberto Begini
Agosto14
Genere: Field Recording
Anno: 2015
Casa Discografica: Oak Editions
Servizio di: Nicola Orlandino
Una tenda semichiusa che può essere il punto di vista da una finestra o meglio da un treno in movimento che ti fa scorgere paesaggi, cittadine e dettagli che spesso non riusciamo a notare nella nostra quotidianità. L’artwork del nuovo album di Roberto Begini ci racconta questa storia. Il lavoro si intitola AGOSTO14 ed è uscito via Oak Editions qualche giorno fa. Roberto Begini è un sound-artist italiano attivo dal 2002; ha lavorato con il moniker Airframes (dal 2007 al 2011) ed è fondatore del progetto Kolmit.
L’album “colleziona” una serie di registrazioni fatte dall’artista nel corso di un viaggio in Sicilia; successivamente, partendo sempre dal suono reale, ha rielaborato il tutto e il risultato è il suo nuovo album.
“Field 1 – Scala dei Turchi” è la prima tenda che si apre: uno fitto strato rumoristico (che si intensifica col passare dei minuti) sovrapposto a quello che sembra essere un lontano vocio. “Field 2 – Messina” è basato sua linea più minimale ed essenziale con piccole ed efficaci tribolazioni. “Field 3 – Solitudo“, con materiale dall’Isola di Favignana, riporta una forte ondata rumoristica nella prima parte e un progressivo sgretolamento nella seconda. “Excerpt” è un brano registrato in studio, che segue le linee dei field recording registrati in Sicilia, con una linea ambientale caratterizzata da un inquieto movimento rimtico.
La musica che oltrepassa il concetto tradizionale di narrazione e racconta dei luoghi con l’essenza di essi: rumori, suoni, silenzi che ci proiettano visivamente in quei posti, facendoci (ri)vivere l’esperienza che risulta quasi concreta. Un paio di cuffie e godetevi questa bellezza: una forma sonora di telecinesi, una sorta di manipolazione del tempo e dello spazio.
Voto: 7,3/10
Tracklist:
- 1 · Field 1 - Scala dei Turchi
- 2 · Field 2 - Messina
- 3 · Excerpt
- 4 · Field 3 - Solitudo