Recensioni | Pubblicato il 26 maggio 2015

Soft Cat
All Energy Will Rise
Genere: Alt-Folk
Anno: 2015
Casa Discografica: Miscreant, Father Daughter Record
Servizio di: Nicola Orlandino
Terzo album in studio per i Soft Cat, folk-band proveniente da Baltimore guidata da Neil Sanzgiri. Il nuovo lavoro si intitola All Energy Will Rise ed è uscito il 7 Aprile via Miscreant/Father Daughter Records.
Al pari del suggestivo artwork, questo nuovo disco risulta chiaro nelle intenzioni ma non privo di sfumature interessante. Il folk, che rappresenta la materia prima (puro in “Old Song”), viene declinato su trame orchestrali soprattutto nella prima parte: pensate all’incrocio con il fingerpicking di “Somebody“, la grazia cristallina di “New Song“, la melodia dei pezzi strumentali.
La voce non è sempre presente ma quando lo è non invade la composizione e si fonde perfettamente con l’arrangiamento (si pensi ai vocalizzi in “Diana“). Ma ci sono interpretazioni che emozionano e in particolare due brani colpiscono da questo punto di vista: il binomio vocale in “Desert Eyes” e la dolcezza della title-track. Ritroviamo anche le dissonanze di “A Disturbance on the Surface of A Body of Water” e le contaminazioni ambientali accompagnate da Field Recording in “Field Grap (for Chris Marker)“.
I Soft Cat si confrontano con la loro natura che caratterizza il suono in stile “barocco” ma non rinunciano nemmeno all’esplorazione e questo è la parte più interessante di questo disco: solido nell’idea e malleabile nella sostanza. Un’identità in movimento ma ben delineata.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Opening
- 2 · Somebody
- 3 · New Song
- 4 · Old Song
- 5 · Diana
- 6 · Instrumental
- 7 · Field Grap (for Chris Marker)
- 8 · Desert Eyes
- 9 · A Disturbance on the Surface of A Body of Water
- 10 · All Energy Will Rise
- 11 · Instrumental 1