Recensioni | Pubblicato il 15 novembre 2011

Claudio Cataldi
Sleepy River
Genere: Alt-Folk, Acustica
Anno: 2011
Casa Discografica: The Whool Shop Productions
Servizio di: Andrea Meli
Lontani rintocchi di campane aprono Sleepy River, secondo EP di Claudio Cataldi, cantautore palermitano che ha intrapreso la via solista dal 2008, dopo alcuni anni trascorsi in formazioni locali di stampo wave. Il successore di Ghost Town si presenta con un suono semplice e nitido, posato nella sua eterogeneità. Viene concesso molto spazio al suono, alla musica, alla descrizione melodica di ambienti, emozioni, sfumature, senza trascurare tuttavia il racconto e la narrazione: nient’altro che il mestiere del cantautore.
Da una Song for K. piuttosto cupa e riflessiva nella sua breve introduzione affiora Windmill, brano aperto e condotto per mano da un arpeggio di chitarra tanto melodico quanto efficace, rafforzato da una base ritmica leggera e mai invadente. Conciso e tranquillo, con un tocco che (personalmente) mi rimanda alle sonorità di oltre oceano, Calexico sopra tutti, è forse il brano più convincente di tutto il lavoro. Saint Solomon svilppa i temi appena affrontati aggiungendo un tocco di oriente ed un ritmo più marcato, saltando da assoli di chitarra elettrica a flauti ululanti. Eterogeneità.
Safety Pin e Inside My Car ci accolgono nuovamente con arpeggi melodici, atmosfere autunnali e paesaggi da viaggi pomeridiani in automobili scassate in mezzo alla campagna decadente. Qualche nota di archi sul finale non fa altro che completare il quadretto dicendoci che no, non ci eravamo sbagliati. Sleepy River, acustica e pacata, ci conduce verso il finale, con una Home dalle note più lente e prolungate, come a dirci che il viaggio ormai sta finendo, ed una volta giunti al tramonto è ora di tornare, appunto, a casa.
Un lavoro nel complesso davvero ben curato, che si concede tutto lo spazio necessario per raccontare, senza fretta, immagini di una vita tranquilla, lontana dalla pazza schizofrenia della quotidiana routine. In questo è sicuramente ben riconoscibile il marchio di fabbrica Wool Shop Productions, maestra nel produrre sonorità pacate e malinconiche. Specialità della casa, come sempre, l’edizione limitata in 67 esemplari confezionati con un packaging estroso ma minimale, con tanto di legno, carta e lana.
Voto: 7,0/10
Tracklist:
- 1 · Song For K.
- 2 · Windmill
- 3 · Saint Solomon
- 4 · Safety Pin
- 5 · Inside My Car
- 6 · Sleepy River
- 7 · Home