Recensioni | Pubblicato il 6 novembre 2014

Cristina Donà
Così Vicini
Genere: Songwriting
Anno: 2014
Casa Discografica: Believe Recordings, Quibaseluna
Servizio di: Nicola Orlandino
Cristina Donà torna a quattro anni dall’uscita di Torno a Casa a Piedi. Un disco che rappresentava un approfondimento stilistico dei precedenti Piccola Faccia e La quinta stagione che portarono alla luce l’eleganza melodica della sua musica, la sua inclinazione nell’unire abilità di comporre musica pop con una scrittura incisiva e profonda.
Con Così Vicini, la cantautrice lombarda dimostra che la sua musica è un caleidoscopio di immagini, sensazioni ed emozioni in continuo movimento. Semplicità e ricercatezza, capacità di adattamento e trasformazione sonora camminano sempre insieme nei suoi dischi e i risultati danno conferma dell’efficacia di questo suo modo di far materializzare l’intangibile lato introspettivo.
Questo nuovo disco è una sorta di continuo dialogo a due, un percorso di avvicinamento verso tutto ciò che ci circonda: un concetto semplice, un’intimità espressa naturalmente ma che viene concretizzata con un incrocio elaborato fra musica e parola. Come conseguezza di questa naturalezza di espressione, Cristina Donà sceglie un percorso olistico dal punto di vista musicale. “Il tuo nome” è un brano chiave che può far intuire questa sorta di stratificazione con la grazia iniziale che si intreccia e lascia spazio a trame graffianti che eleva l’interpretazione magistrale.
C’è l’intimità acustica del primo brano “Così Vicini“, che segue linee oniriche e porta alla luce anche la cura estetica dei brani, e quella psichedelica della suggestiva “L’infinito nella Testa“. “Perpendicolare” segue la stessa strada ma scavando più a fondo, con un ricercata essenzialità dell’arrangiamento. “Il senso delle cose” ci introduce a sonorità più ruvide e più tese e anche il tono vocale si fa più “tenebroso” (Il senso delle cose si nasconde dietro alle persone. Il senso delle cose si racconta con parole silenziose). “Siamo vivi“, dopo un intro minimale, accelera le ritmiche senza abbattere il muro armonico e l’equilibrio che “regna” nelle sue composizioni. La doppietta finale è da brividi e ci riporta ad un contesto più introspettivo: le dissonanze calibrate e crescenti di “Ho fame (di te)” e la portata e la tensione ambientale di “Senza parole” nella quale è racchiusa tutta la sua vena poetica: Mi piace venirti a cercare, poi chiudere gli occhi appena. Il vento e la sua canzone, che non è mai la stessa.
Disco dopo disco, la cantatrice lombarda rafforza la sua penna che è capace di catturare il proprio vissuto e del mondo circostante con una consistenza e vividezza che appartiene a pochi. Il segreto sta nella purezza nell’approccio che mantiene tale sin dai suoi esordi. Poetessa intramontabile.
Voto: 7,5/10
Tracklist:
- 1 · Così vicini
- 2 · Il senso delle cose
- 3 · Il tuo nome
- 4 · Corri da me
- 5 · Siamo Vivi
- 6 · Perpendicolare
- 7 · L'imprevedibile
- 8 · L'infinito nella testa
- 9 · La fame (di te)
- 10 · Senza Parole