Recensioni | Pubblicato il 25 giugno 2013

Standish/Carlyon
Deleted Scenes
Genere: Dub-pop, Dark
Anno: 2013
Casa Discografica: Felte Sounds
Servizio di: Nicola Orlandino
Due costole degli australiani Devastations si distaccano completamente dal gruppo per creare un nuovo progetto. Tom Carlyon (Chitarrista) e Conrad Standish (voce e basso) declinano le loro attitudini in un suono che trae ispirazione dalla parte più oscura degli anni ottanta contestualizzandola alla modernità pop che domina la scena musicale attuale.
Le composizioni si stabilizzano su strutture dub e vengono avvolte e “corrose” da un prepotente approccio melodico vocale (“Aqua Valerie rappresenta alla perfezione l’unione di questi aspetti) e da un velo dark che si concretizza in un’elettronica ruvida e una prevalenza di spazi ritmici presi in prestito dal future sound (“Nono/yoyo” è il riferimento più concreto).
L’iniziale “Critics Multiply” mette subito in campo il contrasto la freddezza del sound con il potere suadente della voce di Standish. L’atmosfera si inasprisce e si muove su ritmi più “nervosi” in “Feb Love“, uno dei brani più significativi dell’album. “Gucci Mountain” fa una maggiore leva su un suono essenziale, esaltando l’evocativo impianto vocale.
“Industrial Resort” e “2 5 1 1 ” sono due episodi strumentali che portano alla luce il lato più ruvido e frastagliato della loro musica. Anche “New People” e “Subliminally” mantengono toni cupi e questa volta la voce asseconda il flusso inquieto.
Standish/Carlyon, senza nessuna vena nostalgica, costruiscono il loro sound con un’attenzione estrema all’esteriorità della loro musica, ma soprattutto all’appeal atmosferico che risulta decisivo nella riuscita dell’album. Un buon debutto che ricorderemo anche per la sua capacità di unire più percorsi temporali.
Voto: 7,2/10
Tracklist:
- 1 · Critics Multiply
- 2 · Nono/Yoyo
- 3 · Feb Love
- 4 · Gucci Mountain
- 5 · Industrial Resort
- 6 · Moves, Moves
- 7 · New People
- 8 · Aqua Valerie
- 9 · Subliminally
- 10 · 2 5 1 1