Recensioni | Pubblicato il 28 aprile 2015

Dust
On The Go.
Genere: Post-rock, 'Waveing'
Anno: 2015
Casa Discografica: Sherpa Records
Servizio di: Max Sannella
Dust, sul ponte tra Wilco (“Millenium”), Rem e The National (“If I die”), in mezzo scorre il fiume di una new wave accessibile (“It’s a long time”, “Cinema pt. 1 e 2”). Al sestetto lombardo non serve altro per raggiungere le profondità dolciastre di un rock “a parte” che colma la distanza tra melodia e sintonie perfette, e On the go. (official della band) preserva il climax ottimale per assaporarne tutte le spigolature smussate, le onde magnetiche.
Dieci brani che vogliono comunicare luci e ombre di poesia, ballate espressive, posate, geometriche che si lasciano ascoltare con lentezza, nessuna intemperanza molte le tonalità in chiaroscuro, pop, rock e wave che coabitano dentro una soggettiva lineare che è poi l’affermazione di un’emozione spalmata ovunque, in ogni nota.
Un registrato esteticamente col broncio, con talune santità in circolazione come Talk Talk, ma intimo, raccolto e con soprassalti di vivacità (“Drifted”, “Not a tear”) che scuotono come una brezza elettrica inaspettata; quello che i Dust mettono in ascolto è il punto mosso di una meticciata lettura della wave, la loro musica è soprattutto il colore opaco di un’essenza, radicalmente altra, che rende “rinnovato” e a fronte alta il simbiotico istinto (di questo genere musicale) a guardarsi i piedi, in altre parole, resuscitare dallo shoegaze.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Millenium
- 2 · If I die
- 3 · Cinema pt.1
- 4 · It's been a long time
- 5 · On the go
- 6 · Drifted
- 7 · Nell'aria
- 8 · Cinema pt.2
- 9 · Not a tear