Recensioni | Pubblicato il 30 settembre 2014

She Keeps Bees
Eight Houses
Genere: Soul-Folk-Blues, Alt-rock
Anno: 2014
Casa Discografica: BB Island
Servizio di: Nicola Orlandino
Jessica Larrabee e Andy LaPlant stanno per tornare con il quarto album in studio con il moniker She Keeps Bees. Il nuovo lavoro si intitola Eight Houses e uscirà ufficialmente il 26 Settembre via BB Island. La produzione è a cura di Nicolas Vernhes (Wye Oak, Deerhunter, The War On Drugs, Dirty Projectors). Sono presenti due guest star: Sharon Van Etten e Adam Schatz (Landlady, Man Man).
A tre anni da Dig In, il duo sembra dare una svolta alle proprie sonorità: seppur non si tratti si svolta epocale, la band abbandona parzialmente le strutture che portavano a una crescita e ad una consistenza del suono. Esso si “spoglia” di questo aspetto e favorisce una maggiore intimità (il piano di “Burning Bowl“) con la presenza di blues e soul. La vocalità della Larrabee e la batteria di LaPlant giocano un ruolo fondamentale in tutto questo.
Il punto di contatto con i lavori precedenti lo individuiamo nella ruvidità di “Both Sides“, nella martellante “Raven“ e nell’esplosione di “Greasy Grass“. E’ “Feather Light” che lascia subito l’impronta del nuovo corso: la batteria calibrata di LaPlant fa da apripista all’anima vocale della Larrabee, intensa ed notevolmente espressiva. Da questo punto di vista una menzione speciale va fatta per “Wasichu“: pezzo cupo con un’interpretazione vocale che raggiunge livelli molto alti.
Avevamo intuito qualcosa con “Owl“, uno dei singoli che ha anticipato l’uscita dell’album: un pezzo dall’elevato contenuto intimista che racchiude tutto quello detto finora con l’aggiunta di un sottofondo jazzy che contribuisce alla creazione di una certa atmosfera. L’altro singolo “It is what it is” chiude il disco con un’essenzialità ricercata e manifesto di questo disco.
Non sarebbe esatto parlare di nuovo corso: la band ha in realtà messo a fuoco una caratteristica che ha sempre avuto insita nel proprio DNA e che era stata offuscata da altri pregi. Con questo quarto disco la band è riuscita a valorizzare al meglio questo lato della propria musica, scrivendo il capitolo più importante della propria carriera.
Voto: 7,2/10
Tracklist:
- 1 · Feather Lighter
- 2 · Breezy
- 3 · Owl
- 4 · Both Sides
- 5 · Burning Bowl
- 6 · Radiance
- 7 · Wasichu
- 8 · Greasy Grass
- 9 · Raven
- 10 · Is What It Is