Recensioni | Pubblicato il 4 luglio 2013

Wolf People
Fain
Genere: Progressive, Folk-rock
Anno: 2013
Casa Discografica: Jagjaguwar
Servizio di: Nicola Orlandino
Omaggio alla propria terra? Oppure a un determinato periodo musicale e ai propri punti di riferimenti? Forse un po’ di tutto questo, ma il nuovo album dei londinesi è la celebrazione di se stessi, del proprio talento, della propria versatilità e la capacità di veicolare questi pregi.
Fain, a tre anni da Steeple, sviscera tutta la passione di Jack Sharp per la musica a cavallo fra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70. Ma non si tratta solo di far rivivere un’epoca (e una nazione, in quanto i riferimenti sono soprattutto ai protagonsiti conterranei): è un’operazione molto più complessa che cerca una struttura, una forma che riesca a far convivere (in modo esemplare) tutte le anime che si incontrano nella composizione.
L’impostazione prevalente è quella progressive che è radicata in tutti i brani (“When The Fire Is Dead In The Grate” è la manifestazione più evidente per la sua evoluzione); ma sono anche evidenti i riferimenti al British Folk (livelli altissimi nei momenti più raccolti di “Hasperus” e la successiva “Answer”, con l’affascinante incrocio di voci) e non mancano le incursioni di stampo hard-rock (l’irruenza e il graffio di “Athol” e la prepotenza di alcuni passaggi di “NRR“).
Un disco dinamico ma che non perde mai la sua essenza. E lo dimostrano i brani iniziali “Empty Vessels” e ” All Returns” , brani dalla struttura solida ma che interagiscono su diversi binari. Non meno importante è la perfetta intepretazione vocale di Sharp, solenne e calibrata, e che si esalta in un brano irregolare come “Thief“, soprattutto nei momenti più scarni della composizione.
La band londinese con questo nuovo lavoro consacra quanto già di buono aveva fatto sentire nel precedente album; con Fain si superano e dimostrano l’ampiezza della loro personalità, la capacità di imprimere una nuova luce a un suono storico ma pur sempre vivo. L’aspetto centrale è l’aver individuato come tratto originale l’arte delle rielaborazione che concretizza la tecnica e l’isprazione creativa del gruppo.
Voto: 7,3/10
Tracklist:
- 1 · Empty Vessels
- 2 · All Returns
- 3 · When The Fire Is Dead In The Grate
- 4 · Athol
- 5 · Hasperus
- 6 · Answer
- 7 · Thief
- 8 · NRR