Recensioni | Pubblicato il 6 maggio 2014

Peaceful Wrath
Fields
Genere: Ambient, Neoclassical
Anno: 2014
Casa Discografica: Whispered Label
Servizio di: Nicola Orlandino
Il Belgio sta diventando un punto di riferimento della musica contemporanea e abbiamo spesso parlato di artisti che stanno alimentando una scena che abbraccia vari generi e stili, con una particolare propensione alla sperimentazione: si pensi a nomi come EOSTRE, Eric Thielemans, Christina Vantzou, Arne Deforce.
Vi presentiamo un altro progetto di questo Paese. Si tratta Peaceful Wrath, il progetto del multi-strumentista Stephane K Vandezande,. Fields dovrebbe essere il suo album di debutto, uscito il 28 Aprile per l’etichetta belga Whispered.
Peaceful Wrath abbraccia quel tipo di composizione strumentale e intima; nove composizioni che rappresentano piccole colonne sonore figurative di uno stato d’animo in evoluzione nell’umore. “Cristaline (flux)” mette in mostra l’aspetto malinconico e soprattutto le strutture neoclassiche e ambient che si incrociano. Il tutto con una dimensione cinematografica alle spalle che emerge soprattutto nella caratterizzazione narrativa di brani come “Rubis” e “Canvas“, assumendo una collocazione visiva non indifferente.
Lo stile è puro (la leggiadria di “Archaique“) e tendente al minimalismo, anche quando sale la tensione e il livello di rumore come accade in “Copper Traces” o nella successiva discesa di tono semi-psichedelica di “Elements“, o ancora nella solennità di “Pudgala“.
Il musicista belga sfodera un’eleganza nella composizione che deriva da uno stile ben definito e una conoscenza tecnica meticolosa degli strumenti; ma il pregio più apprezzabile della sua musica è quello di coinvolgere gli altri sensi nell’ascolto, dando soprattutto una forma visiva alle note che si susseguono.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Cristaline (flux)
- 2 · Copper Traces
- 3 · Elements
- 4 · Archaïque
- 5 · Rubis
- 6 · Pudgala
- 7 · Myth
- 8 · Canvas
- 9 · Cristaline (reflux)