Recensioni | Pubblicato il 14 dicembre 2014

Ribelli Al Bar
Giochi di potere
Genere: Punk-Rock
Anno: 2014
Casa Discografica: Autoproduzione
Servizio di: Max Sannella
Sulla media distanza dal loro primo affacciarsi verso gli ascolti allargati, arriva l’official dei veneti Ribelli Al Bar, Giochi Di Potere, dodici tracce di punk Hc melodico che sui tracciati Californiani anni 90′s e sulle esigenze di “sputare fuori” quello che si ha dentro, hanno la loro sostanza vitale e fanno la loro porca figura anche in tempi oramai deteriorati a suon di format, mode e asfissie pop senza pudore. Il loro sound – anche se suona “fermo nel tempo” e di quel punkyes generazionale tardo adolescenziale – riesce comunque a smuovere quella comprensibile agitazione di scattare, riprendere la vita e fare il culo a tutto e tutti, un inno amplificato alla ribellione che suona la carica ad ogni giro.
Dodici siluri amplificati in cui si trovano tutte le voglie perfette per esaltare poghi invalidanti e rifferama serrati, guerriglieri ma col cuore puro, onesto, dodici tracce che si fanno largo in tempi d’oblio per il genere proposto, ma che in ogni modo riportano a galla il sangue caldo di chi dice “NO” al mondo bastardo e tutte le sue ruffiane congetture.
Canaglie indefesse, i RAB picchiano forte con tecnica consumata, una ventata di ritmo e fisicità che tronca il respiro “Se ciò”, “Vorrei”, le convulsioni di “Facce lontane, Oro nero”, gli uppercut frenetici di “Umanità” o lo speed al vetriolo di “Giochi di potere”, tutte cose urticanti che solo chi ha l’argento vivo in circolazione arteriosa può suonare.
Ribelli Al Bar sono di nuovo in giro e con loro la prestanza sgarrata di un punk che – come tutte le semeiotiche movimentate – non morirà mai, assolutamente mai!
Teneteli sott’occhio.
Voto: 6/10
Tracklist:
- 1 · Giù all'inferno
- 2 · Se ciò che
- 3 · Vorrei
- 4 · Fuck the system
- 5 · Facce lontane
- 6 · Per quello che non va
- 7 · Oro nero
- 8 · Generazione sconfitta
- 9 · Il peggiore
- 10 · Apparenza
- 11 · Umanità
- 12 · Giochi di potere