Recensioni | Pubblicato il 26 febbraio 2015

Melampus
Hexagon Garden
Genere: Darkwave
Anno: 2015
Casa Discografica: Old Bicycle, Riff Records, Sangue Disken
Servizio di: Elisa Orsi
Ciò che colpisce di Hexagon Garden, terzo lavoro dei Melampus (Francesca Pizzo, voce e basso; Angelo Casarrubia, chitarra, batteria, elettronica), è la sua speciale intensità. Dopo Ode Road (2012) e N°7 (2013) , il duo bolognese realizza un disco in cui le tensioni elettroniche si fondono in perfetta armonia con la pienezza melodica della voce.
Hexagon Garden scivola sinuoso.
Le liriche salmodianti, sensuali e mistiche s’intrecciano alla ritmica per disegnare un labirintico percorso che esplora una raffinata, fumosa inquietudine. Dalle cupe tonalità new wave della traccia d’apertura, “May your movement“, fino all’onirica, evanescente conclusione di “Pale blue Gemstone“, i Melampus intrappolano il suono tra la freddezza dei ritmi cadenzati e la morbidezza della linea vocale, in una calibrata alternanza che dilata con arte sciamanica i trentacinque minuti del disco.
La voce è essa stessa strumento e simbolo: smussa, sottolinea e accompagna l’architettura sonora, a tratti venandola di amara ironia (“Poor Devil”), oscura malinconia (“Second Soul“) e sottile seduzione (“Simple man“).
Hexagon Garden è la sintesi riuscita di quelle spinte alla sperimentazione e alla ricerca di sonorità personali che caratterizzano i Melampus sin dagli esordi. È una sintesi che passa attraverso un tuffo nell’oscurità, nel cuore di tenebra della fascinazione per l’abominio, in quella profondità che è propria soltanto delle ombre.
Voto: 7,5/10
Tracklist:
- 1 · May Your Movement
- 2 · Poor Devil
- 3 · Second Soul
- 4 · Worthy
- 5 · Simple Man
- 6 · Night Laugh
- 7 · Question #3
- 8 · Sun
- 9 · Pale Blue Gemstone