Hidden Sounds | Pubblicato il 2 agosto 2012
Hidden Sounds, il diario di viaggio: Capitolo 19
A cura di: Mario Esposito
Ecco la raccolta di tutte le proposte di Mario Esposito per la rubrica serale “Hidden Sounds”: un viaggio in pillole alla scoperta di nuove sonorità e interessanti nomi della musica alternativa. Questo è il capitolo 19.
11/07 – Meridians
Nato a San Francisco tra il 2008 e il 2009 come un duo, composto da Julie Napolin (Citay) e Trevor Healy (Cakes of light), e successivamente diventato marchio individuale della sola Julie, il progetto Meridians esce proprio in questi giorni con il primo lavoro omonimo. Otto tracce che combinano folk, minimalismo e atmosfere nostalgiche, per un evocativo viaggio tra sonorità di sicuro fascino: questa è “Sunrise”.
–> Sunrise
Sempre dall’album d’esordio di Meridians, nome del progetto attualmente solista della cantautrice statunitense Julie Napolin, ascoltiamo la quinta traccia, “In the dark”.
–> In the dark
Link: http://meridianslive.tumblr.com/ – http://cakesandtapes.bandcamp.com/album/meridians
13/07 – K.Lone
Elettronica d’atmosfera, a metà strada tra la leggerezza dell’ambient e la sperimentazione noise: è il mondo di K.lone, moniker dietro il quale si cela il lavoro del salernitano Anacleto Vitolo, compositore già impegnato in altri progetti come Kletus Kaseday e Framedada. Nato come artista hip-hop e dj, Vitolo ha poi virato verso sonorità più sperimentali, cercando di mescolare influenze diverse in una produzione del tutto interessante. Dall’album “Enchantment“, del 2011, ascoltiamo “Bon voyage”.
–> Bon Voyage
Sempre da “Enchantment” di K.lone, progetto elettronico strumentale del salernitano Anacleto Vitolo, il secondo pezzo che ascoltiamo si intitola “Remember the first love”.
Link: http://soundcloud.com/av-k-prod
17/07 – Kyasuri
Kyasuri è il moniker di Pieter Van Parijs, artista belga proveniente per la precisione da Ghent, che si presenta come un visionario personaggio che fa della malinconia la sua principale compagna. Musicalmente inseribile nel vasto filone che muove dal noise al post-rock, Kyasuri esordisce nel 2011 con “The shape of what is missing“, album dal quale ascoltiamo “The darkness that wears your face”.
–> The darkness that wears your face
L’ultimo lavoro di Kyasuri, pubblicato nello scorso mese di giugno, è lo split con Cerb, altro compositore belga. Il risultato sono nove tracce dalle atmosfere dilatate, scaricabili dalle pagine Bandcamp dei due artisti. Dalla “metà” affidata a Pieter Van Paris, aka Kyasuri, ascoltiamo “Dry eyes, dry times”.
Link: http://kyasuri.bandcamp.com/
19/07 – Harri Agnel
Harri Agnel è lo pseudonimo di Charis Chrisakis, musicista ateniese classe 1983. Charis inizia a produrre musica già in giovanissima età, ottenendo presto anche un importante contratto con la Digital Underground Recordings, etichetta che produce le sue prime tracce, per poi concentrarsi sulla sperimentazione di diversi stili che vanno dal pop-rock all’elettronica. Il primo brano che vi presentiamo si intitola “Like a whisper”.
Da un po’ di tempo, il greco Harri Agnel ha iniziato una interessante collaborazione con la cantante Eva Tsachra e l’autore di testi Nikolas Pallis, per arricchire le sue variegate composizioni musicali di una sezione vocale dai tratti a volte quasi “spirituali”: questa è “What I’m feeling”.
Link: http://www.youtube.com/user/harriagnel
23/07 – The New Slave
Quella dei The New Slave, band californiana di Ukiah, è una realtà multiforme, dai contorni poco definiti e dalle sonorità spiazzanti e ricercate. Psichedelici, talvolta rumorosi e pronti ad esplorare qualsiasi influenza musicale, i The New Slave esordiscono nel 2009, con un album omonimo al quale fanno seguito una serie di singoli e il lavoro più recente, intitolato “This monster must be destroyed“, dal quale ascoltiamo “Coffin Case”.
–> Coffin case
Col secondo brano che vi proponiamo dei californiani The New Slave, facciamo un salto all’indietro di tre anni: il pezzo è estratto dall’esordio omonimo del 2009 e si intitola “The blackness of my heart”.
Link: http://thenewslave.bandcamp.com
24/07 – Noise Exposure
Duo britannico proveniente da Manchester e composto da Craig e Olya Dyer, i Noise Exposure si caratterizzano per i suoni cupi ed una voce cavernosa, che devono molto tanto al filone dark wave quanto alle sperimentazioni di derivazione noise ed industrial. Il loro primo lavoro è un ep omonimo di quattro tracce, pubblicato nel mese di marzo, dal quale ascoltiamo “One last hit”.
–> One last hit
Sonorità sempre oscure, minimali e ripetitive, come da tradizione dark wave: ancora da “Noise exposure“, primo ep dell’omonima band di Manchester, il secondo brano che vi proponiamo si intitola “Bound”.
–> Bound