Recensioni | Pubblicato il 10 dicembre 2013

Linea Aspera
II
Genere: Synth-Noise, Industrial
Anno: 2013
Casa Discografica: Weyrd Son Records
Servizio di: Nicola Orlandino
Linea Aspera è un duo oramai estintosi e che ha interrotto al sua ttività proprio quest’anno. La formazione comprende Alison Lewis (voce) e Ryan Ambridge (Elettronica) che si dedicheranno ad altri progetti. Anche per questo segnaliamo questo ultimo lavoro insieme che è stato riscoperto dalla Weyrd Son Records.
L’etichetta belga si sta facendo un nome e una corazza per la riscoperta di gemme del passato e per la ristampa di alcune uscite contemporanee che vengono sommerse dall’iperattività del mercato discografico digitale. Ed è andata cosi per Linea Aspera II, il secondo breve lavoro del duo londinese.
Tre soli brani ma che convincono sin dal primo ascolto per due motivi: il primo è quello di una rielaborazione strutturata e moderna del synth-pop in una chiave noise e con derivazioni industrial; il secondo riguarda la conseguente personalità dimostrata dal gruppo che fa dell’imprevidibilità di composizione la sua arma più importante.
Se “Vultures” risulta un accostamento classico al genere, facendo emergere la vocalità di Alison Lewis, “Kinabalu” mette in mostra il lato più destrutturato della loro musica con costanti rumorismi e una frammentazione del suono che respira atmosfere industriali. L’ultima traccia “Royal Straight” segue quest’ultima strada ma con un’irruenza inferiore e “disturbi” più calcolati.
Un vero peccato che il progetto si sia interrotto, in quanto sia l’ep che l’album di debutto hanno esaltato le potenzialità del gruppo. Non vi sono notizie ufficiali, ma presto potremo incontrarli nuovamente in altre sembianze.
Voto: 6,8/10
Tracklist:
- 1 · Kinabalu
- 2 · Vultures
- 3 · Royal Straight