Recensioni | Pubblicato il 1 ottobre 2013

Dpat
In Bloom
Genere: Future Sound
Anno: 2013
Casa Discografica: Soulection
Servizio di: Nicola Orlandino
E’ noto che quando un fenomeno si diffonde in maniera consistente, i tentativi di imitazione diventano numerosi ma pochi riescono a distinguersi. Da quando il Future Sound è esploso con la scalata al successo di James Blake, sono molti i producer che hanno seguito la sua strada senza cadere nella stucchevolezza del genere.
Dpat è uno di questi. Un nome che girava da un po’ per le collaborazioni con Wiz Khalifa, The Weeknd e JMSN. Il producer texano, dopo un ep autoprodotto, arriva con personalità all’esordio con In Bloom. Sette composizioni che colgono tutte le sfumature del genere e in maniera ottimale: l’atmosfera cupa (“Over” e “Deloused“ su tutte), i ritmi sospesi, la vocalità delicata e i piccoli ma efficaci frastagliamenti del suono (“Cutthroat“).
E’ importante notare anche come si inserisce la strumentazione acustica e potrete notarlo negli intrecci dell’iniziale “Bodyheat” e anche nell’armonia globale di “Fluorish“. Tra i brani che meritano una particolare attenzione c’è “Above us” che riesce prima a raccogliere l’aspetto più intimo preferendo l’aspetto essenziale della composizione e poi incrementa la consistenza dell’arrangiamento. Non è da meno “Bloom” che fa emergere l’anima acquatica del sound di Dpat.
Un debutto importante che ha messo in mostra il minuzioso lavoro di costruzione del suono del producer texano. Il disco ha quel tocco in più indefinibile e indefinito che rende elegante e raffinato il percorso di ascolto.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Bodyheat
- 2 · Above Us (Ft. Sango & Isles)
- 3 · Over
- 4 · Flourish (ft. Atu)
- 5 · Cutthroat
- 6 · Deloused
- 7 · Bloom