Recensioni | Pubblicato il 30 novembre 2012

A.Rota.B & Kletus Kaseday
InterNos
Genere: Hip-hop
Anno: 2012
Casa Discografica: Av-k Prod
Servizio di: Mario Esposito
Il progetto InterNos nasce a Salerno dall’incontro tra il rapper Domenico Stellavatecascio aka A.Rota.B. e Anacleto Vitolo, compositore e polistrumentista già impegnato su diversi altri fronti (tra cui quello ambient-glitch a nome K.Lone del quale vi parlavamo solo pochi mesi fa) qui nei panni del suo alter ego Kletus Kaseday.
I due danno vita a un vero e proprio concept album hip-hop in cui centrale è l’immagine del cyborg A.Rota.B., appunto, catapultato dall’anno 3012 ai giorni nostri e impegnato a raccontare agli umani ancora dotati di libero arbitrio quello che riserverà loro il futuro e a tentare di persuaderli affinché evitino l’autodistruzione.
A.Rota.B. usa l’affilatissima arma delle parole per colpire al cuore i punti deboli di una società logorata dal consumismo e dall’arrivismo, Kletus Kaseday ne rafforza i contorni a suon di duri imbastimenti elettronici: il risultato è un concentrato di rabbia e desiderio di ribellione senza filtri, tratteggiati in uno scenario dai toni in bilico tra romanzo distopico e fantascienza.
Il brano scelto come primo singolo dell’album, “1984”, è in tal senso emblematico, una vera e propria sintesi di quello che è il messaggio del cyborg A.Rota.B. in un pressante e drammatico parallelismo con l’omonimo romanzo orwelliano e con l’esperienza del suo protagonista Winston, vittima dello schiacciante potere del Partito del Grande Fratello.
Dal romanzo alla realtà, tutto ruota attorno a quella che già oggi sembra essere una finta forma di libertà, manifestata in una vera e propria religione del possesso che rende l’uomo inconsapevolmente schiavo del futile: si passa così dall’anti-manifesto de “Il consumismo” alla distruzione della felicità cantata ne “La giungla”, toccando lo sporco mondo della politica (“Partiti di massa”) e la piaga dell’appiattimento culturale e individuale (“Originale dalle origini”).
Populismo? Qualunquismo? Sarà, ma il fervore di A.Rota.B. esplode con la sincerità tipica di chi traspone nelle sue parole un vissuto quotidiano non semplice e schiacciato dalle falle di un sistema completamente corrotto, sensazione che emerge con ancora più forza nelle tracce dialettali (“La cena degli zingari”, “L’aumento”, “Il controllo”) in cui, a fronte di un avvicinamento al linguaggio della strada, si intravede un senso di disprezzo figlio di un disagio quanto mai diffuso tra i giovani del sud Italia.
Tra musiche ed effetti incalzanti (con la strumentale “Omega” a risaltare in chiusura di disco l’ottimo lavoro di Vitolo) e liriche senza respiro, la coppia A.Rota.B.-Kaseday si mostra affiatata e in piena sintonia, un connubio che per diciannove tracce, intermezzi compresi, riesce a tenere salde le redini di un lavoro notevole tanto per l’impostazione generale quanto per i contenuti e la loro trasposizione musicale. Buone sensazioni, insomma, per nulla scalfite dalla presenza di qualche sporadica forzatura, che l’ascolto complessivo lascerà correre via.
Voto: 6,8/10
Tracklist:
- 1 · Intro - Scappa A.Rota.B.!!!
- 2 · Skit - il principio
- 3 · 3012
- 4 · La cena degli zingari
- 5 · Il consumismo (feat. Moskella)
- 6 · ...
- 7 · Partiti di massa
- 8 · 1984
- 9 · L’aumento
- 10 · Il controllo (feat. Skiattakiattilli)
- 11 · Skit - Catturate A.Rota.B.
- 12 · La giungla
- 13 · Ghost (feat. Zi-cka)
- 14 · Originale dalle origini (feat. Nota2)
- 15 · L’altro pianeta (feat. Dante)
- 16 · Anthropology
- 17 · Skit - L’apocalisse
- 18 · Omega
- 19 · La cena degli zingari (remix)