Into the wild | Pubblicato il 12 dicembre 2012
SoM Into the Wild, nelle terre estreme della musica: Portland
A cura di: Nicola Orlandino
Undicesimo appuntamento con la nostra rubrica di approfondimento tematica: SoM Into The Wild (presto caricheremo i vecchi articoli sul nuovo sito). E’ uno spazio che vuol fare emergere la musica meno conosciuta utilizzando strumenti come Bandcamp, Lastfm, Myspace, la sempre utile Wikipedia e così via. Oramai il web è intasato di nuove band e formazioni ed è praticamente impossibile seguire tutti. Le nostre fonti sono i social network musicali, wikipedia, le nostre conoscenze personali e varie webzine musicali.
La rubrica ha cambiato struttura: viene eliminata la prima parte (sostituita da appuntamenti come Hidden SOunds e Saturday Come Slow e presto arriverà una nuova rubrica basata sui generi) e e viene irrobustita la seconda parte che ha l’intento di farvi scoprire la musica del presente e del passato di una determinata nazione o città. Per questo decimo appuntamento ci occupiamo di Portland.
Vi presentiamo 10 artisti provenienti da questa terra magica che ha sfornato tanti talenti. Una scena musicale ricca e varia e per questo motivo torneremo a parlarne e questo articolo non esaurisce la descrizione della musica della cittadina dell’Oregon. Un luogo che è stato d’ispirazione soprattutto per le correnti jazz e folk. Ha dato i natali ad artisti come Glen Moore, Isaac Brock (Modest Mouse), Dave Allen (Gang of Four). Buona esplorazione!
Valet è lo pseudonimo di Honey Owens, colonna portante della scena avant-rock di Portland che ha suonato in gruppi come Jackie-O Motherfucker, Nudge, World, Dark Yoga, e con Atlas Sound come bassista nell’utlimo tour. Con il progetto Valet ha debuttato con Blood is Clean nel 2007 per La Kranky Records. Ascolta: Kehaar
Black Prairire è un quintetto formato nel 2007 su iniziativa di Chris Funk e Nate Query (basso). A loro si sono aggiunti Jenny Conlee (The Decemberists), la cantante e violinista Annalisa Tornfelt dei Bearfoot e The Woolwines, e il chitarrista Jon Neufeld dei Dolorean e Jackstraw. Il suono è molto interessante perchè miscela bluegrass, folk, ritmiche orchestrali e retaggi della musica soul. Hanno debuttato nel 2010 con Feast of the Hunter’s Moon. Nel 2012 è uscito il secondo lavoro. Ascolta: Full Moon in June
Esperanza Spalding (Classe 1984) è una multistrumentista e cantante, nota sioprattutto come bassista jazz senza rinunciare all’esplorazione di altri generi come il soul, r’n'b e funk. Ha debuttato con Junjo nel 2006 ed è tornata quest’anno con l’acclamato Radio Music Society, quarto album della sua carriera. Ascolta: Cinnamon Tree
Mythologies. Band sorta intorno alla figura centrale di Issac Scott, chitarra e voce, i Mythologies arrivano da Portland, Oregon. La loro musica è un rock psichedelico di derivazione blues che colpisce da subito per la pienezza dei suoni. Dopo una serie di brani pubblicati anche sul profilo Bandcamp e scaricabili ad offerta libera, i Mythologies pubblicano due ep: il più recente è “Honey tapes”. (cit. Mario Esposito da ”Hidden Sounds 24″). Ascolta: Hold This
Hello Mtn è il progetto di Catherine Odell e Matthew Morgan, da Portland, Oregon. Incontratisi in uno studio di registrazione, i due iniziano a collaborare su del materiale di Catherine, scoprendo ben presto un’ottima intesa: nascono così gli Hello Mtn, con il loro sound dolce, vicino al folk e al pop d’autore. Il loro primo ep, prodotto in versione handmade, si intitola “Tour ep”. (Cit. Mario Esposito da “Hidden Sounds 20″). Ascolta: Suitcase Song
Lilacs & Champagne. Dietro questo pseudonimo si nascondono Alex Hall e Emil Amos, rispettivamente chitarrista e batterista dei Grails, band strumentale (proveniente proprio da Portland) che ha esplorato i vari campi del Post-rock, con ampie derivazioni psichedeliche.Difficilmente etichettabili, il loro maggior pregio è appunto l’ecletticità di sonorità che si possono individuare nel disco d’esordio (2012): il punto di partenza si potrebbe definire quella psichedelia che contamina la band originaria di appartenenza; questa poi confluisce in una struttura di basi hip-hop, distorsioni elettroniche e una sonorità oscura che, come hanno dichiarato i due, si ispira chiaramente alle atmosfere simili di alcuni film degli anni ’70. Ascolta: Everyone, Everywhere
Au è un terzetto formato da Luke Wyland, Dana Valatka, Holland Andrews e nato nel 2005. Siamo in campi di pop sperimentale contaminato da molti generi (in particolare il folk) e con una prevalenza di irregolarità ritmiche. Hanno all’attivo 5 album, di cui l’ultimo quest’anno intitolato Both Lights. Ascolta:Are Animals
Leper Print è una band (o probabilmente una persona sola) di cui sappiamo pochissimo. Oltre la provenienza siamo ing rado di dirvi che sono attivi dal 2005 e hanno alle spalle due album e un ep. L’ultimo album è sucito nel 2008 intitolato Coma che conferma la miscela fra garage-rock, anima punk,impalpabili retaggi post-punk e suono tendenzialmente allo stato grezzo. Ascolta: So Useless
Yume Bitsu. Quartetto attivo dal 1998 fino al 2005, ha debuttato proprio nel 1998 con Giant Surface Music Falling to Earth Like Jewels From the Sky. La band formata da Adam Forkner,Franz Prichard, Alex Bundy, Jason Anderson proponeva soprattutto musica strumentale dalla forte tendenza psichedelica. L’ultimo album è uscito nel 2002 e si intitola Golden Vessyl of Sound. Ascolta: Wait for You
Shelley Short è una cantautrice che fa della sua carismatica espressività il suo punto di forza. Prima della carriera solosta ha suonato in alcun punk band come i Bogadoy. E’ attiva da una decina d’anni ed ha esordito con l’album Oh’ Say Little Dogies, Why? nel 2004. Quest’anno è uscito il suo quarto album in studio intitolato Then Came the After. Ad assisterla ci sono il bassista Andy Rader, la violinista Tiffany Kowalski e il batterista Jamie Carter. Ascolta: The Dark Side