Recensioni | Pubblicato il 25 aprile 2012

L'Orso
La Domenica
Genere: Indie Pop
Anno: 2012
Casa Discografica: Garrincha Dischi
Servizio di: Giacomo Cortese
Torna L’Orso, la giovane band indie pop targata Garrincha che si sta facendo sentire nel mondo dell’underground a suon di EP. Già, perché questo è il terzo disco formato mini di questi ragazzi ivreo-milanesi; una trilogia unificata da un chiaro tema comune. Nel primo lavoro, L’Adolescenza, si parlava della giovinezza vissuta in provincia e delle difficoltà che comporta, nel secondo della fuga dalla periferia, e, in La Domenica, il tema è quello del ritorno a casa per il weekend, nel nido al contempo amato ed odiato. Se tra i primi due album si era sentita in modo forte l’evoluzione stilistica musicale, col passaggio da melodie semplici alla chitarra ad un livello sonoro più completo e maturo, in quest’ultima opera l’evoluzione si è concentrata sui testi, splendidi e più profondi anche rispetto a quelli già ottimi de La Provincia. La mia opinione è però che a questo aspetto abbia fatto da contraltare, in alcuni punti, una cura meno approfondita della parte strumentale, che perde di originalità risultando meno convincente e pregnante, anche se tale giudizio vale solo per alcuni brani.
La traccia d’apertura è Tornando a casa, ed è anche quella che subito sconfessa la mia teoria, con la sua musica carezzevole ed imprevedibile, ma allo stesso tempo famigliare, in perfetta linea col testo fatto di ricordi e dolce rimpianti. Il livello cala con Con i chilometri contro, che risulta ripetitiva nel suo incedere, anche se si lascia salvare da alcuni momenti strumentali alle trombe davvero meritevoli; il testo, purtroppo, prende poco e sa di già sentito. Estate è sonoramente più vivace, gli arpeggi di chitarra trasmettono allegria e gli ottoni e i fiati la fanno decollare; le liriche sanno di sole e di spiaggia e l’unica pecca del brano resta l’eccessiva ripetitività melodica di alcuni punti. Sul finale il cammeo di Edipo aumenta l’effetto estivo e si sposa molto bene con il resto.
L’astronauta è più in sordina ma non dispiace; la musica è un po’ troppo semplice, ma si accompagna ad una parte testuale nostalgica sui sogni di un’infanzia in provincia, che convince ed intenerisce. Di chi ti ricordi chiude con una nota di malinconia e riesce in modo efficace a raccontare una situazione fatta di ricordi e di ruoli che ti ritrovi ad assumere senza volerlo; la parte melodica è mesta e toccante, in accordo con l’argomento, mentre la lunga e gloriosa coda finale suona un po’ come un arrivederci e conclude degnamente il disco.
L’ultimo EP dell’Orso è diverso dal precedente, e per molti aspetti rappresenta un nuovo gradino in un percorso di crescita. Si rimane ora in attesa, dopo questa tripletta d’esordio, della prima fatica full-lenght di questo giovane gruppo che certo non mancherà di procurarci nuove e piacevoli sorprese.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Tornando a casa
- 2 · Con i chilometri contro
- 3 · Estate
- 4 · L'astronauta
- 5 · Di chi ti ricordi