Recensioni | Pubblicato il 30 luglio 2013

Francesco Giannico e Zac Nelson
Les Nomades Paysages
Genere: Elettronica, Sperimentale
Anno: 2013
Casa Discografica: Lemming Records, HYSM?
Servizio di: Nicola Orlandino
Ritroviamo Francesco Giannico, a qualche mese dall’uscita dall’ottimo Luminance. Ma questa volta le sue qualità di artista del suono si incrociano con quelle di batterista e percussionista di Zac Nelson, prolifico musicista proveniente dall’Illinois e ora residente a Portland.
La loro collaborazione artistica si è concretizzata nel mini-lp Les Nomades Paysages: come da tradizione il musicista pugliese si fa portatore di un sound(scapes) poco lineare, che esalta i contrasti. E la batteria e l’oggettistica del musicista americano vanno a rafforzare questo stile, contribuendo all’elevato livello di avanguardismo del lavoro tra analisi e improvvisazione.
Sentite l’impatto secco delle percussioni sulla fluidità minacciosa del suono di Giannico nell’iniziale “Briques de Fer“; ma altrettanto interessanti sono i cambi ritmici e di registro che si verificano successivamente sino ad arrivare alla tendenza minimalista del finale. Questo aspetto si ripropone nella parte centrale di “Le race des loups“, che invece in principio e conclusione mette in mostra una consistenza e coesione maggiore e si può apprezzare anche il retrogusto jazz che viene dato al brano. Avviene il contrario in “Les Nomades Paysages” che si evolve e cresce di intensità nella parte centrale, conservando un certo tratto evocativo per tutta la durata del pezzo.
Tre tracce che convincono sin dal primo ascolto e che avallano il significato di questa collaborazione: lavorando su due livelli diversi, i due musicisti danno vita a un incontro-scontro che vede come punto d’unione la volontà di dare una certa dinamicità creativa al suono. Speriamo che la loro collaborazione possa trovare un seguito.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Briques de Fer
- 2 · Le race des loups
- 3 · Les Nomades Paysages