Recensioni | Pubblicato il 29 gennaio 2015

James Murray
Loss
Genere: Ambient-drone, Sperimentale
Anno: 2015
Casa Discografica: Eilean Recordings
Servizio di: Nicola Orlandino
Vi abbiamo presentato in più occasioni James Murray, talentuoso compositore britannico e di cui ricorderete gli ultimi due album The Land Bridge e Mount View. Il nuovo lavoro si intitola Loss ed è uscito il 15 Gennaio via Eilean Recordings. Due eccellenze (l’etichetta e l’artista) che si incontrano.
Il musicista britannico torna ad affrontare il tema della perdita ma in maniera totalmente diversa rispetto al suo secondo lavoro (musicalmente parlando). Il tono è più greve, la linea ruvida è più incisiva (le affini “Forecast” e “Certainty“), le gestione degli spazi è più dilatata. Mette a nudo la sua musica e lo fa attraverso sei composizioni registrate live e senza l’utilizzo di editing. Una scelta che esalta l’istinto sentimentale e il fine della composizione.
“Find” ci introduce subito al tono sommesso del disco, con una forte ondata drone che cresce insieme alla linea ambient, per poi scemare lentamente. “Hold” incrementa il senso di dissonanza, con un umore che si fa più cupo e una tensione, mista a suggestione, che si appropria del corpo e della mente. “Endure” amplifica questa sensazione con un suono che porta un senso di estraniazione. La conclusiva “Loss” ci riporta alle coordinate delle precedenti trame di Murray senza tralasciare il tema musicale di questo disco: è un pezzo con maggiore “pulizia” e meno sgranature.
James Murray si conferma un grande compositore, capace di dare vividezza alla sua musica e di concretizzare le sue intuizioni. La Eilean Recordings, come sta facendo con tanti altri artisti, ha preso la palla al balzo e ha aggiunto un altro tassello al suo impero di meraviglie sonore.
Voto: 7,3/10
Tracklist:
- 1 · Find
- 2 · Hold
- 3 · Endure
- 4 · Forecast
- 5 · Certainty
- 6 · Loss