Recensioni | Pubblicato il 13 ottobre 2014

Ty Segall
Manipulator
Genere: Psych-Rock
Anno: 2014
Casa Discografica: Drag City Inc.
Servizio di: Vincenzo Dalessio
Manipulator è il nuovo gioiellino nato dal fruttuoso sodalizio Ty Segall e Drag City. Con questo generosissimo doppio vinile Ty Segall sembra abbandonare la franchezza di Sleeper, disco sincero ed introspettivo, per ricalarsi nei panni più comodi del lo-fi e della psichedelia di nuova generazione.
Il tutto si apre con la title track “Manipulator”: coretti e organetto sembrano voler ricalcare l’importanza che ha avuto “NUGGETS The Compilation” nella vita di tutti noi. Il suono pieno non lascia scampo alla consapevolezza che il biondino “baby-face” di Laguna Beach è cresciuto molto in questi undici lavori. Degna di nota è la ricerca di nuovi stimoli, ad esempio l’inserimento di “suoni orchestrali” in “The Clock”, “Stick Around” e “The Singer”, che danno quella dimensione folk e psych abbastanza gotica e opaca da portare l’ascoltatore in uno stato di triste inquietudine.
Merito di questa sicurezza stilistica è anche l’utilizzo di chitarre potenti, pesanti, che alzano muri di suono invalicabili pescando riff e accordi da un fiume acido in piena stagionale. Basta ascoltare “Feel” per capire di cosa stiamo parlando: un omaggio ai 70s e ai Black Sabbath, un parco giochi perfetto per gli “headshakers”.
Se da un lato si avverte la maturità di Segall, dall’altro è palese l’intervento sapiente di Chris Woodhouse che àncora il lavoro in una dimensione d’imperfezione, riconferendo lo spirito diy a cui Ty ci aveva abituato e che, con tutta franchezza, vogliamo mantenga anche per i lavori futuri (“It’s Over”). Questa attitudine del “fattelo-da-solo” la si evince soprattutto dall’ottima scelta di Denée Petracek per artwork e packaging.
La svolta pop del disco è rappresentata da “The Facker”. Il prezioso e fedele contributo di Mikal Cronin al basso e alla voce la fa saltare dai 60s ai 90s, dai Beatles ai Blur: una “pausa-sigaretta” legittima in 57 minuti altrimenti difficili da digerire data la somiglianza un po’ fastidiosa tra i brani in track-list, nonostante sia un lavoro ricco di spunti e buone idee.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 3 · Manipulator
- 4 · Tall Man Skinny Lady
- 5 · The Singer
- 6 · It's Over
- 7 · Feel
- 8 · The Faker
- 9 · The Clock
- 10 · Green Belly
- 11 · The Connection Man
- 12 · Mister Main
- 13 · The Hand
- 14 · Susie Thumb
- 15 · Don't You Want To Know (Sue)?
- 16 · The Crawler
- 17 · Who's Producing You?
- 18 · The Feels
- 19 · Stick Around