Recensioni | Pubblicato il 19 aprile 2013

Karen Gwyer
Needs Continuum
Genere: Elettronica, Sperimentale
Anno: 2013
Casa Discografica: No Pain in Pop
Servizio di: Nicola Orlandino
Nell’era post-elettronica, nella quale è il future bass ad aver preso il sopravvento, la ricerca sonora come alternativa è diventata una cosa complessa. E la questione diventa più difficile se si tratta di un debutto. Fare uso della contaminazione massiccia come strumento di distinzione può essere un’arma a doppio taglio, ma c’è questa musicista americana che ha saputo ben amalgamare il suo impasto.
Karen Gwyer è una musicista proveniente dal Michigan ma con base a Londra. Dopo un ep intitolato I’ve Been You Twice, il 25 Febbraio è uscito il suo album di debutto intitolato Needs Continum per la No Pain in Pop. Il disco trascina un’elettronica destrutturata, canalizzata verso un ambient oscuro e con retaggi di industrial (le percussioni di “Sugar Tots”) , psichedelia ruvida (“Waukon“) e elementi di avant-disco.
Quest’ultimi vengono fuori nelle accelerazioni dell’oscura “Night Nails”, ma anche nel downtempo di “Some of My Favourite Lotions” o nelle dinamiche di “Pikku-Kokki“. E’ un album sicuramente poco “luminoso” ma riesce a far emergere anche un lato melodico (spiccato in “Part B“) che si rispecchia nelle strutture ambient contapposte alle sperimentazioni volte ad intaccare questo aspetto. Questo tipo di contrasto emerge in “Lentil” e nella più corposa “Jajja Uses Ancestral Spirits“.
E’ interessante notare come la Gwyer abbia saputo cavalcare piu movimenti, in modo egregio, equilibrando la parte armonica con quella destabilizzante. E’ il giusto punto di partenza per la costruzione di una carriera eclettica e profittevole.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Sugar Tots
- 2 · Lentil
- 3 · Pikku-Kokki
- 4 · Night Nails
- 5 · Some of My Favourite Lotions
- 6 · Trapezoidal Weekly
- 7 · Waukon
- 8 · Jajja Uses Ancestral Spirits
- 9 · Part B