Recensioni | Pubblicato il 30 gennaio 2015

Ophelia Syndrome
North Sea
Genere: Alternative
Anno: 2015
Casa Discografica: Autoproduzione
Servizio di: Nicola Orlandino
Il Canada rappresenta il genitore di una scena musicale prolifica e qualitativamente molto elevata. La versatilità è un’altra caratteristica tipica e da questo punto di vista si inseriscono perfettamente gli Ophelia Syndrome. Il gruppo canadese è compostoda Adrian McFarlane (batteria), Deanna Wells (piano, voce), Trina Nadeau (violoncello), Josh Kohler (basso) e Andrew Barbisan (chitarra).
North Sea (che arriva a due anni dal debutto con All Things Forgotten), con le sue dieci tracce, centra perfettamente il concetto di “diversità” all’interno di un impasto omogeneo. La bella voce di Deanna Wells delinea inevitabili trame melodiche (l’interpretazione in “Foolish” e “North Sea“), che si spingono sino a naturali territori soul e jazzy; gli altri componenti della band provvedono a canalizzare questo aspetto, cercando di rimescolare continuamente la direzione del disco. “Can’t Be Saved” è un brano manifesto di questo lavoro, in quanto ritmicamente parlando riesce a fare luce sulle varie anime della musica della band canadese.
Ritroviamo i richiami trip-hop di “Magnets“, la carica “alt-” associata alla grazia del violoncello di “Love Me Right“, la dolcezza armonica della conclusiva “Not Tonight” e di “The Hope”, la leggerezza strumentale nei retaggi chamber-folk di “Stay” e di “Wayne“.
Un lavoro completo che esplora tutte le possibilità della band, senza dare chiari punti di riferimento ma creando una chiara identità che rispecchia quella del Paese di origine. Gradevole Scoperta.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Magnets
- 2 · Love me Right
- 3 · Stay
- 4 · Can't Be Saved
- 5 · Foolish
- 6 · North Sea
- 7 · Wayne
- 8 · The Hope
- 9 · Bait and Switch
- 10 · Not Tonight