Recensioni | Pubblicato il 13 dicembre 2013

Ivo Perelman, Joe Morris, Balazs Pandi
One
Genere: Free Jazz
Anno: 2013
Casa Discografica: RareNoiseRecords
Servizio di: Nicola Orlandino
Quest’anno abbiamo più volte discusso il concetto di avanguardia. Ivo Perelman è un sassofonista tenore brasiliano che impone da anni questo modo di intendere la musica.
One è il suo ultimo lavoro in compagnia di due musicisti altrettanto validi: il chitarrista e contrabassista (per la prima volta su disco al basso elettrico) Joe Morris e il batterista ungherese di provenienza hardcore Balazs Pandi ( Slobber Pup, Obake, Cuts e Metallic Taste Of Blood). L’unione di tre menti che cercano di strutturare un’ispirazione libera.
E proprio in questo concetto c’è l’avanguardia: il non sfociare in derive improvvisative fine a se stesse (anche se non mancano eccessi tecnici) e un’impostazione che pone l’accento sul free jazz ma in maniera diligente. L’approccio stilistico va in varie direzioni e segue diverse scale ritmiche: si va dalla frenesia del sassofono di “Freedom” che viene accompagnata da uno strato rumoristico e consistente, alla efficace distensione della successiva “What Love Can Lead To“; sino all’efficace contrasto di “To Remember What Never Existed”, brano nel quale il doppio strato è più definito e risalta la meticolosità di ricamo dei tre musicisti.
“One” è la perla dell’album con un minimalismo abrasivo e nel quale viene espressa maggiormente l’anima avanguardista di questo lavoro. “Stigma” ha il compito di chiudere l’album e di condensare tutte le prospettive proposte, sia dal punto di vista dei pregi e sia quello dei difetti.
Un lavoro di mestiere, eseguito con una consapevolezza dei mezzi disarmante: un’esperienza messa al servizio di un gioco stilistico versatile e di una libertà volutamente messa a freno, punto di forza e (in minima parte) limite di questo sforzo collettivo.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Freedom
- 2 · What Love Can Lead To
- 3 · To Remember What Never Existed
- 4 · One
- 5 · Universal Truth
- 6 · Stigma