Recensioni | Pubblicato il 4 maggio 2015

Platonick Dive
Overflow
Genere: post rock, elettronica
Anno: 2015
Casa Discografica: Black Candy Records
Servizio di: Luigi Zampi
Ascoltare un album dei Platonick Dive è come fare un’immersione: prendere il respiro, trattenerlo, abbandonarsi. E con la band livornese ci si abbandona ad un insieme di noise, elettronica, beat percussivi che, anche se loro non lo dicono, li avvicina all’universo post rock.
Overflow non sfugge a questa immagine. Il nuovo album, uscito a febbraio 2015 per la Black Candy Records con distribuzione Audioglobe, è la loro seconda opera. Se Therapeutical Portrait del 2013 elaborava il verbo con strutture dilatate e classiche, Overflow va oltre e, sorretto dal potente monolite della batteria, disegna voli pindarici più brevi e diretti conditi di tanta elettronica, beat sintetici, voci campionate e loop a gogo. Tanto per essere chiari, alla fine si tratta di soprammobili eleganti su una tavola che in realtà si regge sul dialogo tra chitarre effettate, synth sul punto di esplodere e ritmiche nerborute. Dialogo che alla fine di ogni brano effettivamente esplode in tempeste soniche che rendono il meglio nella dimensione live.
L’iniziale “Spoken Noise” rende l’idea: parte con diversi strati di beat spezzati e disegna melodie spaziali attorno a voci angeliche, prima di deflagrare in chitarre e drumming vulcanici. Alcuni brani, come “Above You”, tentano di creare strutture-canzone affogate in mari elettronici, in cui la voce emerge dal fondo dell’oceano. E sono tentativi affascinanti. I rari momenti di pausa ambientale, come “Reverb Overdose”, sono solo diversivi per preparare a subire altri attacchi sonici, come la potente e vagamente space “Backing Home Boulevard”.
Overflow offre un piacevole ascolto e conferma che una band nostrana può produrre un suono internazionale credibile e riconoscibile. La pecca dell’album è che non ci sono brani memorabili e che alla lunga la riproposizione dello stesso schema (inizio sognante, sviluppo con beat e voci campionate, eruzione di chitarra e batteria) rischia di stancare.
Per ora li ascoltiamo volentieri e aspettiamo per le prossime uscite un maggiore sforzo di creare canzoni che vivano di vita propria. Buon ascolto.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Spoken Noise
- 2 · Please Dance Slowly
- 3 · Above You
- 4 · From Seattle to Berlin
- 5 · Underground Conncetions
- 6 · Hight Tide
- 7 · Mirror
- 8 · Geometric Lace
- 9 · Reverb Overdose
- 10 · Backing Home Boulevard
- 11 · The Best is yet to come
- 12 · Jet-Lag