Recensioni | Pubblicato il 12 giugno 2014

Marie Davidson
Perte d'identité
Genere: Synth-wave, Dark-Ambient
Anno: 2014
Casa Discografica: Weyrd Son Records
Servizio di: Nicola Orlandino
L’etichetta belga Weyrd Son Records fa ancora centro con Marie Davidson, una musicista, poetessa e cantante canadese e artista emergente della scena synth-wave di Montreal. Il 4 aprile è uscito il suo album di debutto, in edizione limitata di 300 copie. Si intitola Perte d’identité.
Un titolo e un artwork che fanno da preludio all’oscurità e all’atmosfera cupa del disco: spoken-word taglienti, synth glaciali che si presentano su vari livelli di intensità, incursioni noise (il rumore soffocante della title-track), la portata cinematica (la trama ambientale della splendida “Vie et mort d’un égo“); tutti elementi che ci prendono per mano alla scoperta di identità perdute, le nostre. Un percorso verso l’ignoto che l’artista canadese interpreta in modo impeccabile.
Se “Shaky Leg” ci fa intuire il suo background 80′s, ”Prélude” risulta un pezzo “infernale” e ci porta nella sfera più intima del suono: composizione essenziale e abrasiva che esalta la parola e il trasporto emotivo. Con “Abduction” ci si focalizza sulla maggiore robustezza dei synth e un’intensità ritmica che diverge dal pezzo iniziale, creando il giusto stato confusionale nell’ascoltatore. Il compromesso fra le due proposte stilistiche la si trova in “Je ne t’aime pas“: la progressione del synth (più sinistro che mai) è decisa e potente ma il suono viene “ingabbiato” in un efficace stato di tensione.
Marie Davidson si dimostra una grande narratrice e tessitrice di trama: ci trasmette subito il senso della “perdita”, lo amplifica, lo cuce addosso all’ascoltatore che si ritrova in pieno in quel sentimento. Un’oscurità che non risulta un futile lamento, ma un devastante spunto per una riflessione più profonda.
Voto: 7,2/10
Tracklist:
- 1 · Prélude
- 2 · Abduction
- 3 · Shaky Leg
- 4 · Vie et mort d'un égo
- 5 · Je ne t'aime pas
- 6 · Perte d'identité
- 7 · Shaky Leg (Remix by Cristobal U & The Mole)