Recensioni | Pubblicato il 7 ottobre 2014

Piccoli Animali Senza Espressione
Cerco casa vista Marte
Genere: Pop-Rock, Indie, Dream Pop
Anno: 2014
Casa Discografica: IRMA Records
Servizio di: Emanuele Bonomi
I Piccoli Animali Senza Espressione (nome tratto da un racconto del compianto David Foster Wallace) sono l’attuale band di Andrea Fusario, ex bassista e fondatore dei Virginiana Miller.
Cerco casa vista Marte, il nuovo secondo album , viene definito dalla band stessa come un gioco di parole e, insieme, una volontà di fuga sempre legata (anche criticamente) alla realtà, alla quotidianità, all’attualità. Il tutto si esprime sotto forma di dieci tracce di quello che potremmo definire un pop/rock cantautorale debitore nei confronti di un certo Battiato degli anni ’90, ispirato dal David Sylvian di “Dead Bees on a Cake”, con qualche influenza di matrice post-rock, dream pop e qualche spruzzata di elettronica ma senza nessuna forzatura eccessiva in fase di arrangiamento. Le melodie scorrono in modo fluido e pulito, la scaletta è ben bilanciata e l’esecuzione dei pezzi non lascia trasparire nessuna ingenuità. Dal versante lirico, in questo disco si parla della crisi, degli eccessi farmacologici e di curiosi fenomeni sociali come le varie forme di counseling e life coaching, elementi che, completando il tessuto musicale, contribuiscono a dare una chiara sensazione di astrazione adolescenziale e di malinconico disincanto.
Per questa uscita, i Piccoli Animali Senza Espressione si sono avvalsi, in sede di registrazione e missaggio, del contributo di Luigi Agostini, l’ideatore del 3D Enhanced Surround Technology , un sistema che consente di “spazializzare” fino a 56 sorgenti audio, immergendo l’ascoltatore in un autentico paesaggio sonoro in tre dimensioni. Inoltre il gruppo ha appena cominciato una collaborazione con la VJ Giordana Guerriero che con le sue performance aggiungerà al live una dimensione nuova e particolarmente suggestiva.
Un progetto ambizioso che, come se non bastasse, vede l’illustre partecipazione di uno dei più grandi geni della musica contemporanea, ovvero Robin Guthrie, chitarrista e co-fondatore dai mai troppo celebrati Cocteau Twins. Il musicista scozzese infatti è ospite in “Sarà di nuovo estate”, pezzo che conclusivo che inevitabilmente finisce per essere un omaggio al fantastico trio di Grangemouth.
Lavoro ispirato, sincero e ben prodotto, Cerco casa vista Marte ha tutte le carte in regola per portare i PASE a un livello di notorietà superiore e merita senza alcun dubbio di essere apprezzato soprattutto da quella fascia di pubblico piuttosto larga che in passato ha seguito gruppi come Baustelle, Bluvertigo e Il Genio e più in generale la “scena” italiana (sempre ammesso che ne sia mai esistita una), anche se qui ci troviamo di fronte a formule comunicative e poetiche meno immediate rispetto ai nomi sopracitati. Nostalgici e allo stesso tempo proiettati nel futuro.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Tredici
- 2 · Instant Pharma
- 3 · Mission to Mars
- 4 · Life Coaching
- 5 · Eurozero
- 6 · Il sonno e la sveglia
- 7 · Ninna nanna per Rita
- 8 · L’amore ai tempi del liceo
- 9 · Teletrasporto
- 10 · Sarà di nuovo estate