Recensioni | Pubblicato il 20 novembre 2013

Howbeatswhy
Pink Pigeon
Genere: Alt-Pop, Alternative
Anno: 2013
Casa Discografica: New Sonic Records
Servizio di: Nicola Orlandino
Ridefinire i confini, scomporli e ridisegnarli. E’ questa la missione che devono portare avanti le band per poter emergere senza scadere in dischi nostalgici e fuori da ogni epoca. Gli Howbeatswhy colgono in pieno questo spirito e costruiscono il proprio stile su una voluta ricerca di contaminazione.
Il progetto è stato fondato da Posho, chitarrista e cantante dei romani Dispo che si lancia in questa nuova avventura con una serie di validi musicisti che accrescono il valore tecnico delle composizioni: Marcello (Dispo), Riz (Batterista), Martina (Voce e Tastiere) e Luigi (Basso e Contrabbasso).
La dichiarazione d’intenti è chiara e pubblica: ricercare una veste diversa, nuove forme d’espressione per valorizzare la vena melodica che sta alla base del progetto. Il gruppo centra in pieno l’obiettivo con una serie di composizioni che colgono il processo di contaminazione senza perdere di vista il tema predominante, anche grazie al lavoro vocale: per questo incontrerete un’armonia psichedelica (“My Moon“, “Object Permanence“), forti interventi di natura prog (“Grew“, gli sconfinamenti jazz di “Molly the Agent“), ritmiche non regolari (“Civil”), sperimentazioni (l’andamento di “Wholesome, Lonesome”) e inasprimenti del suono.
Fra i brani che incarnano maggiormente il loro modo di fare musica c’è “To Thin, To Suppose” che unisce diligentemente più strati e atmosfere: dalla suggestione iniziale alla graduale crescita sino all’irrobustimento finale, con la trama vocale a fare da collante. Ma le loro capacità emergono anche in brani apparentemente più semplici e meno stratificati come ad esempio “Mirrors Meet“.
Non c’è presenza della canzone pop, intesa nel senso classico del termine: c’è una concezione melodica che si esprime a diversi livelli, provando a rievocare il passato tralasciando in parte il citazionismo e tentando di imporre un proprio stile, probabilmente non ancora definito ma decisamente convincente.
Voto: 6,8/10
Tracklist:
- 1 · Piano, Pigeon
- 2 · Grew
- 3 · Civil
- 4 · To Think, To Suppose
- 5 · Molly The Agent
- 6 · Mirros Meet
- 7 · Em's Daughter
- 8 · A Sketch for Maurice
- 9 · My Moon
- 10 · Wholesome Lonesome
- 11 · Object Permanence
- 12 · So Long