Recensioni | Pubblicato il 15 settembre 2015

ANAMAI
Sallows
Genere: Ambient-pop, Dark-dream-folk
Anno: 2015
Casa Discografica: Buzz Records
Servizio di: Nicola Orlandino
ANAMAI è lo pseudonimo della cantautrice e musicista canadese Anna Mayberry, nota anche come membro degli HSY, band dal suon vigroso che ha esordito qualche giorno fa. Sallows è il suo album di debutto che è stato prodotto da Dave Psutka (EGYPTRIXX).
L’artwork rivela subito un aspetto misterioso e indefinito del progetto. In direzione divergente rispetto al progetto collettivo, Anna Mayberry si concentra sull’evocazione del suono piuttosto che su una sua definizione. Partendo dalla voce sussurrata e eterea in una direzione agrodolce, Sallows raccoglie nove brani fra trame ambient (“Dirt“), uomori oscuri (“Otolith“, le tensione di “Lucia“), suggestioni malinconiche (“Mute Flames“) e sognanti.
“Altar Coals” porta alla luce l’aspetto più melodico della composizione; “Abris“, al contrario, porta il suono negli abissi del contrasto descritto prima e rappresenta benissimo quel senso indefinito a cui accennavo precedentemente. “Half” e ”Black Crowl” scavano ulteriormente più a fondo da questo punto di vista con il picco del’intimismo di contatto.
Musica che plasma quei salici, capace di musicare un luogo indefinito con misuratezza ed un efficacia impressionante . ANAMAI presenta un ottimo debutto che sembra essere solo l’inizio delle future possibili inclinazioni che il progetto può assumere.
Voto: 7,3/10
Tracklist:
- 1 · Lucia
- 2 · Abris
- 3 · Everyone
- 4 · Mute Flames
- 5 · Altar Coals
- 6 · Black Crow
- 7 · Half
- 8 · Dirt
- 9 · Otolith
- 10 · Half (Alt Version)