Recensioni | Pubblicato il 25 febbraio 2015

Ricardo Donoso
Sarava Exu
Genere: Noise, Ambient-Drone, Sperimentale
Anno: 2015
Casa Discografica: Denovali Records
Servizio di: Nicola Orlandino
“This is a world where nothing is solved where time is a flat circle and everything we ever do, or have ever done, we do over and over and over again.Where you touch darkness and darkness touches you back” Così Rust Cohle concludeva un bellissimo monologo di True Detective. Il nuovo album di Ricardo Donoso (Perispirit, batterista degli Ehnahre) è collegato al filo conduttore di quel discorso.
Sarava Exu, uscito per Denovali Records a fine gennaio, è basato sul tema della “discesa” come concetto opposto alla “conquista” che predomina la cultura contemporanea. Le sette tracce rappresentano una immaginaria colonna sonora dell’inferno personale del compositore brasiliano che ha scritto questo disco in un periodo di solitudine esplorando il proprio io, anche attraverso il rito afro-brasiliano Quimbanda.
Le sonorità vengono in qualche modo estremizzate con una forte componente rumoristica a riempire il palcoscenico e una notevole importanza del ruolo della batteria (“Intempestiva” su tutti e la cavalcata nella seconda parte di “Matutinum“) e del cambio stilistico (l’evoluzione di “Gallicinium“). “Crepusculum” è un abrasione dai ritmi techno compressi e che lentamente si scioglie in una quiete assillante. Le linee ambient vengono smosse con piccoli picconamenti come dimostra “Vesperum“, un taglio industrial percorre la successiva “Conticinium” e il disco si conclude con la usurante deflagrazione di “Diluculum“.
Ricardo Donoso spinge al massimo la composizione come specchio dell’esplorazione fatta su stesso e sul mondo che lo circonda. Una rappresentazione quasi perfetta del concetto di discesa e che proietta l’ascoltatore nell’abisso che l’artista brasiliano tratteggia.
Voto: 7,2/10
Tracklist:
- 1 · Crepusculum
- 2 · Vesperum
- 3 · Conticinium
- 4 · Intempestiva
- 5 · Gallicinium
- 6 · Matutinum
- 7 · Diluculum