Recensioni | Pubblicato il 5 novembre 2014

Paul White
Shaker Notes
Genere: Future Sound, Psych-electro
Anno: 2014
Casa Discografica: R&S Records
Servizio di: Nicola Orlandino
La nostra ossessione, e l’attesa, verso questo nuovo album di Paul White è stata completamente ripagata. Il musicista londinese esce ancora una volta dal suo raggio d’azione per dedicarsi a qualcosa di diverso. Shaker Notes è il suo quarto album e il primo che esce per R&S Records (la stessa etichetta di James Blake, Cloud Boat, Paula Temple, Pariah, Lone).
Del suo background hip-hop resta quasi nulla. Non è un caso che il passaggio all’etichetta belga abbia favorito l’esplorazione del Future Sound che sta caratterizzando questi primi anni di questo decennio. Ciò che rende questo disco “speciale” è il livello ottimo di rielaborazioni e l’apporto personale a un approccio stilistico in via di saturazione: il suggestivo falsetto dell’artista britannico viene accompagnato da un velo psichedelico sempre presente nelle composizioni che alle volte assumono le sembianze di finto-blues (“Sitting in Circles“, “Honey Cats“), in altri verso una dimensione classica in genere di riferimento (“Running on a Rainy Day“) e in alcuni casi si “lanciano” in elaborate accelerazioni elettroniche ritmiche (accentuate in “Numbers of Change“) ma con un attenzione all’equilibrio di tutte le componenti. Il singolo “Where You Gonna Go?” è la dimostrazione più calzante su come viene gestita la melodia vocale (vero e proprio strumento aggiunto) con l’innzalzamento delle ritmiche senza inalterare la struttura impostata in questo disco.
Il sassofono accentua l’aspetto psichedelico e “Fighting to Dance” è un chiaro esempio nel quale le percussioni donano anche un fascino tribale al brano. Stesso discorso per “All We Know” nel quale lo strumento detta in tempi e contribuisce alla dilatazione e al movimento ritmico. “Wait and See” si trasforma in un vero trip con la parte vocale in primo piano che rappresenta lo strato lineare e quella strumentale che viene “smossa” continuamente. “Shaker Notes” rappresenta la conclusione più adeguata: un pezzo evocativo, con la vocalità accennata e un crescente e suggestivo strato ambientale. Una vera e propria fusione emotiva.
Paul White continua a dimostrare la sua abilità nei “cambi d’abito”: un pregio che deriva da una forte consapevolezza dei propri mezzi e una volontà di ricerca che premia lo sforzo produttivo ed esecutivo. Shaker Notes è il perfetto esempio di come si possa cavalcare un onda in modo differente e personale rispetto a tanti altri.
Voto: 7,5/10
Tracklist:
- 1 · Intro
- 2 · All We Know
- 3 · Where You Gonna Go?
- 4 · Honey Cats
- 5 · Wait & See
- 6 · Running On A Rainy Day
- 7 · Fighting to Dance
- 8 · Is It Up To Us?
- 9 · Sitting in Circles
- 10 · Numbers of Change
- 11 · Shaker Notes