Recensioni | Pubblicato il 9 giugno 2014

Falcon Punch
Show Me Your Moves
Genere: Post-rock, Elettronica, Sperimentale
Anno: 2014
Casa Discografica: Blood & Biscuits
Servizio di: Nicola Orlandino
L’imprevidibilità è diventato uno degli strumenti fondamentali per poter emergere dal mare dell’indifferenza della scena “alternativa” moderna. A due anni dall’ottimo debutto, i Falcon Punch tornano con un nuovo ep intitolato Show Me Your Moves che prosegue il cammino della sperimentazione.
Il trio canadese (di Toronto) è composto da Greg Harrison (batteria, elettronica), Matt Fong (basso chitarra), Chris Pruden (Tastiere). Il Post-rock è la base concettuale dalla quale si parte ma nelle cinque tracce ritroviamo un livello di contaminazione notevole, a partire dallo strato elettronico che si insedia nell’iniziale “Do You Even Lift“. Dal brano emergere che il verosimile strato ambientale creatoi viene tagliato da ritmiche dissonanti.
Questo aspetto è molto più evidente in “Surface PPL” che fa leva sulla dilatazione e sul lato più ruvido della composizione. La batteria è essenziale nel quadro generale del lavoro e lo si può notare nella successiva “Fever Nostalgic” che rivela l’ispirazione drum’n'bass del gruppo.
I brani chiave risultano “Cut” e “LIKEYRTYPE“: il primo mette in evidenza la loro capacità (ed eleganza) nello scardinare una linea “morbida”; il secondo raccoglie tutte le influenze della band e porta fuori l’essenza del suono: progressione strumentale robusta, ritmi discontinui, retaggi jazz e l’incursione elettronica.
La band canadese ha dimostrato una volta in più di essere libera da limiti compositivi: una rielaborazione di sonorità sature che prende forma in brani che esprimono il loro concetto di sperimentazione e contaminazione. Personalità e diligenza costruttiva completano il quadro.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Do You Even Lift?
- 2 · Fever Nostalgic
- 3 · LIKEYRTYPE
- 4 · Surface PPL
- 5 · Cut