Recensioni | Pubblicato il 7 maggio 2015

Liam Hayes
Slurrup
Genere: Beat-Pop
Anno: 2015
Casa Discografica: Fat Possum
Servizio di: Max Sannella
Beat – pop anni Sessanta a go go, suoni e marcette sgargianti, pantaloni a zeppa d’elefante e pensieri a mezz’aria; questo il corredo sonoro che il polistrumentista e cantautore americano Liam Hayes stipa in Slurrup, suo primo disco sotto proprio nome, il primo dopo anni dietro l’altro nome artistico Plush; tredici tracce di quel pop evergreen, senza età anagrafica, che fa sempre festa, buonumore e buon sangue.
Un disco che vive a metà strada tra ieri e oggi, senza rinunciare a quella strampalata innocenza (fittizia) che sembra sempre prendersi in giro, quando invece dimostra – tra le righe – di essere sempre pronta a rapportarsi con i nuovi spunti sonori, specialmodo con quell’indie che tanto viene strombazzato (con faccia tosta) come “fattore d’innovazione” dal basso.
Trenta minuti di brani a presa immediata, radiofonici, con amicizie stilistiche che si intrecciano con Brian Wilson, Harry Nilsson, Beatles (“Nothing wrong”) e timbriche Bowieane d’antan (“Get it right”, “Fokus”) in poche parole un disco che senza scadere nel nostalgico, mantiene a galla un sound che ha fatto sognare generazioni passate e che crea interesse, “ficcanaseria” a quelle in transito.
Hayes maneggia un songwriting giocoso, semplice, mai adulterato da stimoli o ingegnerie “moderne”, vive autonomamente nella brillantezza sixsteen come nella titletrack, “One way out”, “ Long days”, “Outhouse” fino alla fine di tutto il registrato, quando “Fight magic with magic” sorvola l’ascolto con le ali di un Marc Bolan riflessivo e senza paillettes.
Per chi nei 60 ci ha lasciato il cuore.
Voto: 6.8/10
Tracklist:
- 1 · Slurrup
- 2 · One way out
- 3 · Nothing wrong
- 4 · Get it right
- 5 · Theme from mindball
- 6 · Fokus
- 7 · Greenfield
- 8 · Keys to heaven
- 9 · Long day
- 10 · Channel 44
- 11 · Outhouse
- 12 · August fourteen
- 13 · Fight magic with magic