Recensioni | Pubblicato il 15 maggio 2014

St. Vincent
St. Vincent
Genere: Pop-rock
Anno: 2014
Casa Discografica: Loma Vista/Republic Records
Servizio di: Irene Cassarini
Se c’è qualcuno che quest’anno sta facendo molto parlare di sé è la bella cantante e chitarrista Annie Erin Clark, aka St. Vincent.
E’ polistrumentista, cantautrice e compositrice, insomma è risaputo che di talento ne ha da vendere. Tutti parlano di lei, certo, ma il motivo c’è: è uscito nel febbraio 2014 il suo quinto lavoro discografico proprio dal nome St. Vincent, come a voler sottolineare il legame strettissimo e affettivo con la sua produzione, un efficace richiamo alla sua figura artistica.
Dato il livello dei suoi album precedenti non sorprende sentire suoni così ricercati e così particolari, gli stessi per cui abbiamo amato gli altri lavori di St. Vincent, in fondo: chitarre piene di fuzz, suoni geniali, arrangiamenti da rimanerci di sasso. La compattezza sonora tra i brani è il punto di forza di St. Vincent: concilia il suo stile caratteristico con elementi sempre nuovi. Basta ascoltare i primi 30 secondi di “Digital Witness” per capire il concetto.
L’album si apre con “Rattlesnake”, brano che non lascia via di scampo e rimane in testa dell’ascoltatore per un tempo indefinito. Voce e chitarra hanno quasi lo stesso suono, si miscelano perfettamente creando un’atmosfera giocosa, molto autentica e carica di energia. E siamo solo al primo pezzo, per capirci. Secondo brano è “Birth In Reverse“, che fa saltellare e muovere la testa; probabilmente uno dei brano meglio riusciti dell’album: pop, orecchiabile, raffinato. Stessa storia per “Regret” e “Psycopath”, giusto per non essere ripetitivi e dire che tutto il disco in realtà è una gemma dopo l’altra
Con “Prince Johnny” e “Every Tear Disappear”, invece, torniamo per un attimo alle sonorità più sporche di Strange Mercy, il suo magnifico album uscito nel 2011.
Sicuramente St. Vincent è un disco molto più ”fresco” e pop rispetto agli altri, ma porta sempre il ”marchio di fabbrica” di Annie Clark. E alla fine a noi non ci dispiace affatto.
Voto: 8/10
Tracklist:
- 1 · Rattlesnake
- 2 · Birth in Reverse
- 3 · Prince Johnny
- 4 · Huey Newton
- 5 · Digital Witness
- 6 · I Prefer Your Love
- 7 · Regret
- 8 · Bring Me Your Loves
- 9 · Psychopath
- 10 · Every Tear Disappears
- 11 · Severed Crossed Fingers