Recensioni | Pubblicato il 10 ottobre 2014

These Ghosts
Still The Waves
Genere: Alt-pop
Anno: 2014
Casa Discografica: NX Records
Servizio di: Nicola Orlandino
Questi ultimi anni ci hanno insegnato che la forza melodica di un suono può essere un’arma a doppio taglio, soprattutto dopo l’esplosione di voci “bianche” che spesso ci conducono sulla cattiva strada nel giudizio musicale complessivo.
I These Ghosts fanno parte di un’altra categoria, di quelli che si presentano come futuri fuoriclasse del campo di riferimento mettendo a frutto in maniera ottimale gli strumenti a disposizione. Il trio di Suffolk è composto da Calum Duncan, (voce, chitarra, tastiere), Nick Yager, (basso, tastiere, back vocals) e Harry Hall, (batteria). Dopo il debutto nel 2010 con You Are Not Lost Here, You Are Here, arriva il secondo album in studio prodotto da Jonny Cole e Matthew Herbert. Si intitola Still the Waves ed è uscito il 15 Settembre via NX Records (collaborazione fra Goldsmiths e Accidental Records).
La loro musica è molto suggestiva e non ha uno schema ritmico: è una forma di pop trasversale che si suddivide fra trame elettroniche e acustiche minimali che tendono alla forma ambientale (la forza sospesa di “Sleepless”, la pacatezza tremolante di “Coat of Feathers“); non mancano le accelerazioni ritmiche con il quale vengono costruiti arrangiamenti perfettamente curati (la lenta crescita di “Young Blood“). E poi naturalmente c’è l’aspetto vocale: la voce di Duncan è capace di guidare (“Lament“, “Twis Town Will Snow You In“) e seguire le composizioni e diventa uno strumento aggiunto perfettamente integrato. In questo senso, si può notare la bravura nel dosaggio vocale in “Gold Heart Green Skin“, uno dei pezzi migliori dell’album.
“Broken Earth” è uno dei pezzi-manifesto di questo disco: l’essenzialità iniziale, gli acuti vocali costanti (così come la batteria) e l’intreccio finale che fa incrementare il livello di consistenza senza smussare l’armonia. “Where Two Lines Meet” è un altro brano che mette in mostra la loro attitudine a dare forma alle note: un inizio “martellante” ma controllato che lentamente si trasforma assumendo toni più robusti e dissonanti. Un percorso simile segue “Safe“.
I These Ghosts dimostrano per la seconda volta di avere la stoffa di poter costruire una carriera importante: hanno tutti gli strumenti e le abilità per affinare la loro trama compositiva che risulta già a un livello avanzato. Probabilmente l’unica cosa che manca è la presenza di brani che si distaccano dalla media del gruppo ma in realtà questo potrebbe essere un aspetto che frutterà a lungo termine.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · Young Blood
- 2 · Broken Earth
- 3 · Gold Heart Green Skin
- 4 · Coat of Feathers
- 5 · The Great Unknown
- 6 · Where Two Lines Meet
- 7 · Sleepless
- 8 · Lament
- 9 · Safe
- 10 · Twis Town Will Snow You In