Recensioni | Pubblicato il 3 aprile 2013

Woodkid
The Golden Age
Genere: Art-Pop
Anno: 2013
Casa Discografica: Green United Music
Servizio di: Nicola Orlandino
Il talento trasversale è un grande dono e lo sa bene Woodkid, pseudonimo dell’eclettico artista francese Yoann Lemoine. Il suo nome è sopratutto legato all’ambito cinematografico ( Ha collaborato con Luc Besson nella creazione del film animato Arthur e il popolo dei Minimei e con Sofia Coppola per il film Marie Antoinette) e come videomaker (Lana del Ray, Drake, Rihanna e anche tutti i video dei propri singoli).
Nel 2011 da vita al suo progetto musicale con il nome di Woodkid. Nello stesso anno esce il primo ep Iron e due settimane fa è stato il turno dell’album di debutto The Golden Age. Dall’ascolto delle quattordici tracce si manifesta subito il travaso della sua prima arte sulla seconda: infatti è notevole la convergenza cinematografica e l’impatto visivo delle sue composizioni. Woodkid crea una serie di perle di pop contemporaneo (“I Love You” è un esempio calzante) e contaminato, pomposo (consistenti gli inserti orchestrali o addirittura totali come avviene in “Shadows”) e al contempo raffinato e misurato. Il resto lo fa la sua voce, tenebrosa e calda.
Si comincia con i ritmi serrati della title-track “The Golden Age”, seguita dalla frastagliata “Run Boy Run” che rappresenta il primo assaggio di quell’aspetto visivo a cui accennavamo prima. Lo si ritrova nei tocchi retrò di “The Great Escape“ , nella sognante e tesa “The Shore”, il crescendo emotivio di “Iron”, nell’epicità di “Ghost Lights” e “Stabat Mater”, uno dei pezzi migliori dell’album.
Poi c’è l’evidenza dell’incrocio con le trame pop in “Conquest of the Space” e il tessuto ambientale di “Failing”. E infine ci sono “Where I Live” e “Boat Song”, composizioni nel quale la melodia della voce e del pianoforte prendono la scena in modo sublime.
Questo disco dimostra essenzialmente due realtà: una più generale ovvero della crescita del fenomeno pop in una direzione più elaborata e meno immediata. Una sorta di leggerezza non fine a se stessa, ma pensata e ricamata. L’altra riguarda l’artista in questione: Yoann Lemoine è riuscito a fare del suo talento un’arte complessa, nel quale musica e cinema si fondono in un brillante abbraccio. Un artista che ci regalerà tante soddisfazioni.
Voto: 7/10
Tracklist:
- 1 · The Golden Age
- 2 · Run Boy Run
- 3 · The Great Escape
- 4 · Boat Song
- 5 · I Love You
- 6 · The Shore
- 7 · Ghost Lights
- 8 · Shadows
- 9 · Stabat Mater
- 10 · Conquest of Spaces
- 11 · Failing
- 12 · Where I Live
- 13 · Iron
- 14 · The Other Side