Recensioni | Pubblicato il 6 dicembre 2014

Elephant Stone
The Three Poisons
Genere: Pop, Rock
Anno: 2014
Casa Discografica: Hidden Pony Records
Servizio di: Max Sannella
Magari cugini post datati di lontani Kula Shaker, quelli degli anni propiziatori, gli Elephant Stone, formazione pop-rock indo/canadese capitanata dal cantante Rishi Dhir; dopo un primo disco omonimo, tornano sulla scena mondiale con il nuovo The Three Poisons, undici tracce tutte improntate su una stilistica pop impregnata di movenze indù e profumi inglesi, una fragranza mixata dai forti accenti radiofonici e con quella patina”Ottantiana” (“Wayward son”, “Living for something”) che – una volta agitata a dovere – riporta intatta tutta l’atmosfera idilliaca di tempi andati, di epiche poppyes indimenticabili.
Il quartetto caratterizza la propria estetica artistica come un accumulo di suoni e timbri che attingono molto da una “Londra coloniale” – intesa come commistione tra il beatnik e incursioni orientali di ricerca di nuovi stimoli – e all’ascolto la risulta potrebbe essere benissimo inclusa in settori “revival”, ma questo mè solo il primo impatto; riascoltando la linfa della tracklist, la collocazione giusta come “ clubbing music” calza a pennello, musica essenzialmente per notti soffuse e fluò in una Notting Hill giovane, spensierata e multietnica. Si pensi a brani come “Motherless child (Love’s not for war)”, “Knock you from yr mountain”, la stessa title-track. Chiude la ballata “Between the lines”, linea di confine in cui gli Elephant Stone rilasciano armonie e flavour di sandalo, un modo come un altro per dare appuntamento al prossimo “giro” tra musica e viaggi dai grandi space mentali
Consigliato!
Voto: 7,5/10
Tracklist:
- 1 · Motherless child
- 2 · Knock you from yr mountain
- 3 · World's don't begin and end with you
- 4 · All is burning
- 5 · Wayward son
- 6 · Intermediate state
- 7 · Child of nature
- 8 · Living for something
- 9 · Three poisons
- 10 · Echo & the machine
- 11 · Between the lines