Recensioni | Pubblicato il 18 febbraio 2015

The Vultures
Three Mothers Part 1
Genere: Gothic-Pop, Neofolk
Anno: 2015
Casa Discografica: Ciao Ketchup Recordings, Louder Than War
Servizio di: Nicola Orlandino
The Vultures è un interessante sestetto multietnico britannico che ha debuttato il 26 Gennaio, via Ciao Ketchup Recordings, con l’album Three Mothers Part 1. Nella band convivono varie anime, così come l’uso di strumenti tradizionali congiuntamente con viola, violino e violoncello che risultano un’arma dal doppio taglio, armonizzatori o pungenti (“Weakest Storm“) .
L’atmosfera gotica domina le otto tracce: la voce maschile richiama una certa generazione di cantanti dal timbro di “piombo”. I riferimenti sono vari e il percorso stilistico è ben delineato ma non statico. Ci sono naturali retaggi post-punk (“Vlad“, fra i migliori brani del disco, e “Magic Air”), e logiche evoluzioni neofolk (l’evocativa “The Plague” e “Ants”, pezzo dal retrogusto “medievale”).
La voce femminile e il tappeto orchestrale ammorbidiscono parzialmente il suono, creando spesso un piacevole contrasto che valorizza l’unione delle varie facce della band. Si pensi alla tensione e alla contemporanea grazia di “Cancer“. Un discorso simile è accostabile a “Tyrant To The Irish” e alla conclusione malinconica di “Stalin’s Army “.
The Vulteres hanno realizzato un debutto convincente che sfrutta (quasi) al meglio le potenzialità della moltitudine e la diversità strumentale a disposizione, anche in termini di rielaborazione dei riferimenti della band. Tuttavia, alla fine dei conti, manca lo “sprint” che suggelli il loro lavoro ma ci sono ottime basi per dimostrare ulteriore valore con i futuri lavori.
Voto: 6,8/10
Tracklist:
- 1 · Vlad
- 2 · The Plague
- 3 · Cancer
- 4 · Ants
- 5 · Weakest Storm
- 6 · Tyrant To The Irish
- 7 · Magic Air
- 8 · Stalin's Army