Recensioni | Pubblicato il 4 dicembre 2014

Federico Fiumani
Un ricordo che vale dieci lire
Genere: Cantautorato
Anno: 2014
Casa Discografica: Diaframma Records
Servizio di: Max Sannella
Lo aveva sempre detto e sognato, da tempi lontani e ora il sogno si è concretizzato, cantare quelle “canzoni che hanno segnato la sua gioventù” quando la wave ed il punk ancora non si erano affacciati nel suo sangue di musicista. Federico Fiumani non ha bisogno di tante tiritere per far sapere chi è, la sua poetica ha segnato una epoca memorabile e adesso è il ricordo che affiora nella mente, brani senza tempo che (con l’aiuto delle percussioni di Antonio Cupertino, il violino di Nicola Manzan, Gianbattista Tornielli al violoncello e un eccellente Alessandro Grazian in tutti gli altri strumenti) (ri)prendono corpo, anima, spirito e volo.
Un disco in cui Fiumani è cantautore, racconta, si diverte e fa rimpiangere certi tempi per non averli vissuti appieno, un disco che riprende fili rossi sospesi e strette di cuore emotive di autori e personaggi basilari per la musica italiana, brani conosciuti e altri meno ma che comunque quando passano sotto il lettore – anche grazie alla voce di Federico – fanno vibrare le vene dei polsi.
Tra le undici proposte in scaletta – pescando a random – il Dalla irriverente “Quand’ero soldato”, il grigio poetico di Tenco “Lontano lontano”, la solitudine di un Conte assorto “Lo scapolo”, l’agro animo di Endrigo “Io che amo solo te” e il diamante di Bennato, quel “Un giorni credi” che porta gli occhi ad affogarsi nella dolcezza estrema; Fiumani reinterpreta questa tracklist inossidabile con una quasi “innocenza” di chi in fondo la vita se l’è cucita addosso come vestito d’arte.
Della serie: fate largo alla bellezza.
Tracklist:
- 1 · Souvenir
- 2 · Quando ero soldato
- 3 · Lontano lontano
- 4 · Donna di fiume
- 5 · Lo scapolo
- 6 · ...e penso a te
- 7 · Danze
- 8 · Io che amo solo te
- 9 · Mai
- 10 · Incontro
- 11 · Un giorno credi