Recensioni | Pubblicato il 18 giugno 2014

Never Sol
Under Quiet
Genere: Songwriting, Vocal
Anno: 2014
Casa Discografica: Denovali Records
Servizio di: Nicola Orlandino
L’anno scorso avevamo notato Never Sol per la sua collaborazione con Floex. Anche la Denovali Records ha deciso di puntare sulla giovane cantautrice e compositrice ceca, all’anagrafe Sára Vondrášková; qualche settimana fa è stato pubblicato il suo album di debutto Under Quiet.
I fattori principali della sua musica, che colpiscono e meravigliano, sono essenzialmente tre: la padronanza nell’uso del pianoforte, la collocazione degli altri strumenti e l’arma più potente ovvero quella vocale.
La sua formazione classica si evince in molti brani (l’arrangiamento di “Lay Down“) e il pianoforte gioca un ruolo fondamentale (l’iniziale “Lake“) nella composizione per la creazione di quell’intimismo costruito anche con le parole (la splendida “Saint Fly” e l’intensità emotiva di “Femme Fatale“). Grazie alla produzione di Jan P. Muchow , l’architettura del suo suono si è arricchita di ulteriore strumentazione acustica e dell’elettronica (l’importanza che riveste nella costruzione della tensione in un pezzo come “Eyes Skin Moves“) ; il risultato è la costruzione di scenografia più complesse e che amplificano il senso dell’opera (la potenza delle percussioni in “Hands“). “Run the Wolves“, un pezzo che si poggia quasi tutto sull’arpeggio di chitarra, è la dimostrazione come possano cambiare i “protagonisti” ma non l’efficacia del risultato.
E poi c’è la voce: malinconica, a volte sensuale, espressiva e che sa pesare ogni singola interpretazione (la teatralità di “The Dive” rappresenta una delle vette) . Pensate all’estensione vocale in “Places” che si distende sul tappeto elettronico non proprio accomodante; in “Breathe” c’è anche un bel lavoro di contrasto con l’apparato strumentale dissonante, accentuando l’aspetto melodico.
Never Sol ha dimostrato di saper portare avanti un discorso cantautorale alternativo, che sa seguire varie strade, utilizzando al meglio l’aspetto vocale pesato; il tutto è accompagnato da arrangiamenti consistenti e tecnicamente impeccabili che hanno contribuito all’atmosfera ipnotizzante di questo convincente debutto.
Voto: 7,3/10
Tracklist:
- 1 · Lake
- 2 · Hands
- 3 · Run With The Wolves
- 4 · Places
- 5 · Breathe
- 6 · Lay Down
- 7 · The Dive
- 8 · Eyes Skin Move
- 9 · Burning
- 10 · Saint Fly (Káča & Sára)
- 11 · Zero
- 12 · Femme Fatale