Recensioni | Pubblicato il 19 febbraio 2015

Utveggi
Utveggi
Genere: Indie-prog
Anno: 2015
Casa Discografica: Autoproduzione
Servizio di: Max Sannella
Non è un controsenso, ma nell’ascoltare il disco omonimo dei palermitani Utveggi sembra di “ascoltare un fumettone” con i distorsori e tanto altro al posto dell’inchiostro, un disco – come si legge – tra l’italiano e il giapponese, quasi un graphic novel col jack che distribuisce belle sensazioni e – finalmente – un qualcosa di slegato da tanta colla pseudo artistica che riempie orecchie e store.
Tredici pezzi, di cui due strumentali “#1”, “#2”, la cover de “Le sbarbine” degli Skiantos e uno eseguito a cappella “Millepiedi”, una tracklist che comunica sogni, incubi, sconnessioni, personaggi che vanno e vengono in un calembour ispirato a tante storie, ma la cosa che più si fa notare è la totale libertà espressiva che la band adopera nella loro arte rock, un mix stilistico che zigzaga frenetico e riflessivo, una bella mescola di rock, prog come in“Hakama”, “Potos”, “Vampe e coltelli” per citarne alcune che animano un ascolto sopra le righe, dove ogni brano è un’esperienza a sé.
Più che descrivere a frasi questo lavoro degli Utveggi, vi invitiamo a perdervi dentro le sue trame sonore, vocali e fantasiose, non vorrete uscirne più, anche perché al passaggio della Branduardiana “Mangiacarta” e dell’aria ancient spifferata acusticamente e poi incendiata da una scarica Purpleana “Ostinato”, ogni sforzo a tornare indietro sarà vanificato.
Trascinante!
Voto: 6/10
Tracklist:
- 1 · Il trucco
- 2 · Postumi
- 3 · Tò
- 4 · Millepiedi
- 5 · Mangiacarta
- 6 · Ostinato
- 7 · Hakama
- 8 · Pulizie a Tokyo
- 9 · Le sbarbine
- 10 · #1
- 11 · Potosì
- 12 · Vampe e coltelli
- 13 · #2