Recensioni | Pubblicato il 30 gennaio 2015

Viet Cong
Viet Cong
Genere: post-punk
Anno: 2015
Casa Discografica: Jagjaguwar
Servizio di: Marco Pettenati
L’EP Cassette, un paio d’anni fa, era stato perlomeno curioso, una loro audiocassetta distribuita ai concerti era stata “riversata” su vinile a cura della Mexican Summer; in seguito, il quartetto canadese di Calgary, si era guadagnato una discreta fama per la sua musica post-punk veloce e tagliente, ma tutt’altro che originale: nel primo lavoro – ufficioso – spiccava la cover di “Dark Entries” dei Bauhaus. Provenienti dai Women, scioltisi per la morte prematura di uno dei componenti, Matt Flegel e Mike Wallace, rispettivamente bassista e batterista, arruolano le chitarre di Scott Munro and Daniel Christiansen per dar vita ai Viet Cong ora all’esordio ufficiale per la Jagjaguwar.
Il nuovo lavoro è accattivante sebbene dia l’impressione di non sapere ancora la direzione da prendere, alle sonorità esplicite dei “cattivi maestri” della tradizione after-punk si sovrappongono riff circolari e spigolosi in perfetta sintonia con la wave dell’ultimo decennio: tuttavia, si fanno apprezzare per precisione – e dimestichezza con la materia - sia i virtuosismi da manuale dell’accoppiata “Continental Shelf” e “Silhouettes” (Interpol e Editors a pioggia) sia le sonorità oscure e catarrose, con tanta nostalgia Factory, della top-song “Bunker Buster” (i compressori rimandano in toto ai Section 25). E c’è ancora spazio per l’art-punk alla Pere Ubu in “Pointless Experience”, la psichedelia di Echo and the Bunnymen in “March of Progress” e per un po’ di noise e industrial: la notevole “Newspaper Spoons” rispetta i canoni di Throbbing Gristle e derivati.
La band, nel finale di partita, si lancia in una galoppata di 11 minuti e rotti: le ritmiche complicate e tenui della schizoide “Death” variano più e più volte interrotte da un intermezzo rumoroso che provoca qualche brivido. L’album è davvero buono, ma non abbastanza da allontanare – almeno da chi scrive – la voglia compulsiva di correre a riascoltare le fonti originali.
Voto: 7,5/10
Tracklist:
- 1 · Newspaper Spoons
- 2 · Pointless Experience
- 3 · March of Progress
- 4 · Bunker Buster
- 5 · Continental Shelf
- 6 · Silhouettes
- 7 · Death