Recensioni | Pubblicato il 17 settembre 2013

Woodwall
Woodempire
Genere: Metal, Stoner
Anno: 2013
Casa Discografica: Red Sound Records
Servizio di: Nicola Orlandino
Dopo la succosa anteprima che vi abbiamo proposto per My Awesome Preview, passiamo a raccontarvi l’esordio di toscani Woodwall. Provenienti da Massa Carrara, la band comprende Matteo Signanini (Chitarra, Voce), Massimo Cornali (Basso), Pietro Groppi (Batteria) e Paolo Cipolla (Synth, Voce).
L’album di debutto si intitola Woodempire ( mixato da Enrico Baraldi degli Ornaments all’Igloo Audio Factory di Correggio e masterizzato da James Plotkin) ed esce questo mese per la Red Sound Records, etichetta che stiamo imparando ad apprezzare per il lavoro che sta facendo a livello di band emergenti, in particolare in una direzione di sonorità ruvide. E il suono dei Woodwall si caratterizza proprio per una naturale irregolarità e si sviluppa su trame irruente.
Come spesso accade ultimamente per molte band di stampo metal, non siamo di fronte ad arrangiamenti lasciati alla classicità stilistica e alla spersonalizzazione della composizione, ma ad un tentativo di canalizzazione e di contaminazione che ravviva la scelta stilistica. E’ notevole il controllo del suono (l’abrasiva “Red Toad“), il flusso degli spasmi ritmici, lo strato stoner che rinforza la potenza di questo tuonante condensato (particolarmente riscontrabile in “King Stuste“).
Questo mix è subito riscontrabile nella prima traccia “Woodempire” che picchia per quasi tutta la durata sino agli ultimi minuti nel quali una lunga dilatazione gela l’atmosfera. “Locrian” segue in un certo senso la strada opposta: un inizio soffocato e una progressione che lentamente libererà il suono dal sottostrato dronico. “Holocene Cambrian” invece fa emergere il modo in cui la band gioca con i ritmi con cambi continui che incrementano la sensazione di dinamicità che vogliono dare alla loro musica. E lo dimostrano anche nel lavoro di compressione in uno dei brani più riusciti dell’album ovvero “Walden“.
Dei debutti va apprezzato soprattutto il tentativo di metterci qualcosa di proprio in quello che si propone e i Woodwall hanno dimostrato di saper dare una connotazione propria alle composizione, senza scadere nel citazionismo e giocando maggiormente sulla rielaborazione. Un inizio convincente.
Voto: 6,5/10
Tracklist:
- 1 · Woodempire
- 2 · Locrian
- 3 · King Stuste
- 4 · Red Toad
- 5 · Walden
- 6 · Holocene Cambrian